Fly down, pensare al campo e...
Casarano e poi Potenza, due partite diversificate dal risultato, dall'approccio, dai tiri in porta. Forse simili in qualcos'altro, tipo l'aver subito gol sull'unica distrazione concessa, l'arbitraggio scadente che offusca le lucide analisi sul match. E le parole di Domenico Toscano alla fine. "Io non penso male, ma… non voglio pensare che il Catania in vetta dia fastidio”: meno criptico di Casarano, quando si limitò a parlare di una sua idea senza divulgarla, qui una doppia negazione che solleva un dubbio. E ci sta lo sfogo, poi ridimensionato nella prima occasione parlando di allenamento alla mente necessario per gli arbitri che si approcciano all'FVS; ci sta anche la strategia comunicativa che accentra ogni riflettore sul doppio gol annullato al Catania. La creazione del nemico che crea unione, non è una novità.
Il problema è che tutto ciò alimenta anche un nervosismo destinato ad accumularsi, una serenità sempre più delicata in tutto l'ambiente, tolta anche a chi potenzialmente arbitrerà il Catania domenica dopo domenica. Tutto ciò se non si vuole pensare alla dietrologia, che rimaniamo dell'idea non possa sposarsi con il piacere di guardare le partite: sarebbe come lamentarsi dell'andamento di un match di wrestling, o del catch giapponese per quelli con più primavere sul groppone, e continuare a vederlo. Gli arbitri in C sono di terzo ordine, qualsiasi sia la credenza a cui ognuno vuole affidarsi, e qua c'è poco da fare: vuoi perché sono troppo giovani, vuoi perché hanno fin troppa esperienza (e se un direttore di gara non alle prime armi sta ancora in Lega Pro…).
Il problema è che non dovrebbe essere alimentato il nervosismo, ma utilizzata la rabbia in forza futura. E se esiste anche in società, non può scorrere come in un imbuto solo tramite Toscano. Dunque o si mantiene uno stile british come sempre voluto anche in ogni post-match, oppure la società dovrà prendere una posizione. Parlando apertamente del problema ravvisato, o semplicemente “facendosi sentire in Lega”, come si dice sempre. Perché parlare semplicemente di fastidio per la prima posizione dei rossazzurri non fa bene, a nostro avviso. Grella è consigliere di Lega, faccia il suo chiedendo arbitraggi equilibrati; da inizio stagione non si è percepito specchio e considerazione della delusione rossazzurra nell'atteggiamento dei direttori di gara. La squadra continui a pensare al campo, dove sta facendo bene. E noi, speriamo che questo mood non accompagni tutta una stagione in cui servirà anche qualcosa in più rispetto alla bravura, comune quanto una cascata nel deserto, da parte degli arbitri.
