Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Raimo: "Mi sento un privilegiato, ricambio l'affetto con un lavoro di quantità"

Raimo

Il difensore del Catania, Alessandro Raimo, si è espresso sulle pagine del quotidiano La Sicilia, sottolineando l'importanza di un ritiro in cui porre le basi per la prossima stagione e analizzando il suo percorso in rossazzurro. Ecco le sue impressioni:

“Sono contento di lavorare in Umbria. Dobbiamo finire un lavoro perchè il finale dell’ultima annata agonistica avrebbe dovuto avere un esito differente. Mi sento un privilegiato, speravo di fare parte del gruppo rossazzurro. Qui mi sento bene. Privilegio e doveri si mescolano. Giocare a Catania è favoloso per il sostegno che il pubblico ti dà. Devi anche rispondere visto che indossi una maglia storica. Ho provato i brividi, in particolare, nel corso della prima uscita della mia carriera al Massimino entrando in campo con l’inno diffuso dalle tribune e la gente che cantava. Spero di rivivere la stessa scena altre mille volte. L’obiettivo di quest’anno è far felici tutte le persone che vengono allo stadio. Sappiamo cosa chiede il pubblico ed è un desiderio che dobbiamo rendere concreto, un desiderio che è anche nostro”.

“Sono cosciente di essere entrato in un club di enorme prestigio, trasferirmi lontano da casa è stata anche una prova importante per me che sono legato alla famiglia. Il mio primo gol in rossazzurro? Ho segnato a Potenza, dove mio nonno Aldo Agroppi ha cominciato la sua carriera da vero calciatore. Forse era un segno del destino che segnassi io. I compagni, poi, mi vogliono bene e mi fa piacere. Sono una persona umile e cerco di ricambiare l’affetto con un lavoro di quantità, seguendo gli insegnamenti ricevuti dal nonno che ha sempre creduto in me”