Una Paganese altamente rimaneggiata si prepara per la trasferta del Massimino, con mister Erra alle prese con un rebus formazione condizionato da infortuni e squalifiche. La formazione campana, infatti, arriverà in terra etnea con appena 18 uomini a disposizione, ben nove dei quali appartengono al pacchetto difensivo, e non potrà puntare sull'esperienza di
Scarpa (squalificato), e sugli infortunati
Diop, Mattia, Campani e Sirignano. Una rosa ridotta all'osso, dunque, e priva di due rinforzi arrivati dal mercato (Campani e Sirignano), mentre potrà usufruire di un altro neo acquisto,
Daniel Onescu, che sarà il fosforo di Erra in mezzo al campo.
Le difficoltà contingenti non impediranno comunque al tecnico della Paganese di schierare il suo solito
3-5-2, tutto corsa e attenzione sugli esterni dove la Paganese cercherà di sfruttare le possibilità in ripartenza. Difficile, infatti, pensare che i campani possano fare la partita, ma più probabilmente attenderanno per poi ripartire sfruttando i possibili spazi concessi dal Catania, magari facendo leva su un terreno di gioco non in ottime condizioni e che limiterà la qualità della manovra avversaria.
Impressionante l'età del reparto avanzato dove il giocatore più vecchio a disposizione è Isufaj, appena 20enne, con al suo fianco il 18enne Guadagni, e dalla panchina addirittura solo un giocatore proveniente dalla Berretti.
Tante incognite dunque tra campo, preparazione e squadre rimaneggiate.
Da un lato il Catania ha mostrato difficoltà soprattutto fisiche nella seconda parte della gara di Coppa, dovendo per di più rimanere in campo per 120 minuti, dall'altra una Pagense ridotta all'osso, una situazione che fa pensare che chi riuscirà a partire meglio potrebbe avere la meglio poi alla fine, ma attenzione perchè la Serie C ha dimostrato che ogni ragionamento è sempre relativo.