Mercato: alla fine sarà una mini rivoluzione, ma l'importante è che in ritiro...

Per settimane intere abbiamo ripetuto e ci siamo ripetuti che una delle differenze principali rispetto allo scorso anno sarebbe stata la non necessità di una rivoluzione estiva, basandosi su un’ossatura già precostituita. Questo presupposto poneva in essere una situazione di potenziale vantaggio (non certa e ovviamente ipotetica visto il giudizio insindacabile del campo) che faceva ben sperare, ma a conti fatti i numeri dicono che anche quest’anno si andrà incontro ad una notevole variazione della rosa.
L’aspetto che risalta all’occhio riguarda in primis quella che dovrebbe essere la formazione titolare, visto che il Catania potrebbe cambiare addirittura sei undicesimi rispetto allo scorso anno. Pieraccini, Donnarumma, Casasola, un mister X in mediana, Cicerelli o un altro mister X sulla trequarti, ed infine Forte saranno i volti nuovi che, almeno dal punto di vista quantitativo, in pochi si sarebbero aspettati. Se analizziamo più in generale le operazioni in entrata e in uscita rispetto alla rosa a disposizione lo scorso anno, il Catania potrebbe addirittura arrivare a cambiare oltre dieci giocatori. Inglese, Farroni, Gega, Castellini, Anastasio, Guglielmotti, De Paoli e Del Fabro hanno già salutato; a questi si devono aggiungere i vari Sturaro, De Rose, Montalto e D'Andrea che quasi certamente non faranno parte del progetto, oltre alle valutazioni che verranno fatte su Celli, Allegretto, Silvestri, Frisenna ed uno fra Jimenez e Stoppa (solo in caso di offerte irrinunciabili). Due o tre di quest'ultimo gruppo di giocatori potrebbero lasciare il rossazzurro, ed è dunque indispensabile che durante il ritiro si creino l'amalgama e l'identità giuste.
Di certo non c'è una ricetta giusta per primeggiare in Serie C, questo si è capito, e non è detto che una mini rivoluzione non possa portare risultati, ma è fondamentale poter preparare la stagione già dal ritiro con le idee chiare e ponendo le basi per essere solidi e competitivi. Ad oggi i nuovi arrivi aggregati in ritiro sono cinque, ma servono nel minor tempo possibile soprattutto gli interpreti della zona nevralgica: il centrocampo dove i cambiamenti si prospettano notevoli.