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Devid Bouah: un diamante grezzo nelle mani di Tabbiani

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

L'operazione finale, evidentemente concretizzatasi dopo riflessioni in società in seguito all'infortunio di Rapisarda e l'occasione che si è presentata dal mercato svincolati. Devid Eugene Bouah ha firmato e sarà a disposizione di Tabbiani: terzino destro di 22 anni appena compiuti, rimasto svincolato dopo il caso Reggina, di nazionalità italiana ma di origini ivoriane.

Il ragazzo ha 43 presenze tra i professionisti (di cui 20 in B), accumulate con le maglie di Teramo, Cosenza e appunto Reggina, ma è stata la scuola Roma a formarlo dai 10 anni fino alla Primavera, grazie all'intuizione di Bruno Conti che ha da subito creduto in lui. Si accorge di lui anche Di Francesco, che nel 2018 decide di portarlo in panchina in prima squadra. Un prospetto italiano tanto promettente quanto sfortunato, però: perché in 22 primavere sono state due le volte in cui si è rotto il crociato, vedendo la sua crescita molto rallentata. La prima nel 2018, ai tempi delle giovanili nella capitale, la seconda un anno dopo, praticamente appena ritornato in campo. In 43 partite, un gol e due assist lo score.

Più che un terzino, Bouah è un esterno abituatosi a giocare basso: fino ai suoi 15 anni ha infatti sempre giocato da ala offensiva, poi per esigenze di formazione è stato spostato indietro adattandosi bene. Le sue prerogative sono comunque volte all'attacco, tra progressione palla al piede, gamba, recuperi e sovrapposizioni alla ricerca del fondo campo, anche sfruttando la sua struttura di 183cm e la potenza fisica. Una possibile arma in più per Tabbiani, che potrebbe completare la sua crescita già interrotta troppe volte, grazie alla sua idea di calcio mai di attesa.