Editoriale: la vittoria dei segnali
Segnali, forti, chiari come un macigno. Una gara piena di indicazioni per il futuro, con Novellino che ha fatto capire palesemente che si dovrà cambiare rotta in maniera netta. Alla fine il Catania l'ha vinta, alla fine Di Piazza ed Esposito hanno scacciato fantasmi pesantissimi perchè fino all'ottantesimo il rischio della terza vittoria consecutiva era forte e avrebbe causato gravi ripercussioni, ma fortunatamente per gli etnei il vento, almeno in ottica risultato, è cambiato.
Ancora una volta l'approccio non è sembrato impeccabile. Bene i primi cinque minuti, poi tante scelte sbagliate e tante potenziali azioni offensive sprecate per un misto di egoismo e leziosità; di contro un Bisceglie sveglio e bravo a sfruttare gli errori in uscita dei rossazzurri. Risultato? Rete, meritata, dei pugliesi e Catania in svantaggio per la quarta volta nelle cinque gare della gestione Novellino. Un dato che deve fare riflettere perchè la fase difesiva non è più registrata, anzi, è impaurita e perforabile, e le reti subite acuiscono certamente la fragilità generale.
Tatticamente - Le scelte di Novellino non hanno dato i frutti sperati e, così come avvenuto contro la Viterbese, il problema non è stato tanto rappresentato dalle idee, probabilmente giuste, ma la scelta degli uomini. Dopo la sconfitta di mercoledì il tecnico aveva detto che sarebbe stato il momento di prendere delle decisioni, e così del resto è stato. Fuori Di Piazza, fuori Pisseri, dentro Sarno, Brodic, Bardini, ma a conti fatti non è cambiato niente, anzi... Il gol subito da Bardini non è sembrato imparabile e Sarno, beh troppo solista e lezioso. Unica nota positiva Fran Brodic, migliore in campo fra i suoi, ma troppo poco.
Nonostante le indicazioni non positive, però ,il tecnico rossazzurro non si è perso d'animo e ha optato per dare ancora altri segnali ancor più forti quasi a voler dire: "chi non è mentalizzato nel modo giusto va fuori". E sotto la doccia c'è andato Sarno, con invece tanti giovani, tantissimi giovani in campo. Pecorino, Valeau, Manneh, Brodic e poi Liguori. Linea verde nella speranza di dare una scossa, a tutto, a tutti. Cosa significa questa partita? Saranno i giovani a spingere nel futuro i rossazzurri o sarà stata una vittoria estemporanea utile a per ottenere la risposta dei compagni di squadra più blasonati? Vedremo, ma intanto i tre punti e soprattutto l'aver evitato un risultato negativo erano troppo importanti.
Fonte foto: gazzetta.com