Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: Oktoberfest

Scritto da Stefano Auteri  | 
Esultanza

Il Catania vince, ancora, contro un'altra rivale, senza subire gol, e davanti ad un Massimino in delirio. Basterebbe avere una doppio malto in mano ed un piatto di crauti e kartoffel per rendersi conto che ciò che sta vivendo il capoluogo etneo è un Oktoberfest di dimensioni gigantesche. Del resto chi lo avrebbe detto che dopo i brodini proposti contro Sorrento e Cerignola (in mezzo un interessante, ma poco saziante cous cous trapanese), l'undici di toscano avrebbe offerto prestazioni dal sapore così intenso e deciso, capaci di rilanciare le ambizioni e l'entusiasmo. Toglietevi dalla testa una ristorazione gourmet con olio selezionato e vino pregiato in un calice sempre colmo. L'Oktoberfest rossazzurro è caratterizzato da boccaloni pieni di punti, da tavolate in cui c'è posto per tutti (anche per un Caturano della cui assenza si è parlato fin troppo), e da tifosi ebbri che sognano già la promozione. Però calma.

 Un dato è certo: il Catania sta sfruttando al massimo le occasioni presentatesi sulla sua strada. 12 punti nelle ultime quattro gare e le vittorie negli scontri diretti sono dei segnali incredibilmente incoraggianti a cui bisogna abbinare il record relativo alla fase difensiva. Per nove volte Dini non si è dovuto chinare a raccogliere palloni dentro alla rete (solamente l'Ascoli può vantare lo stesso score) e soprattutto al Massimino il Catania non ha mai perso nè subito reti. Proprio questo aspetto ha fatto la differenza nelle ultime due gare in cui Di Tacchio e compagni non hanno palesato uno strapotere (utopistico aspettarselo), ma trasudavano consapevolezza, soprattutto nella fase di non possesso. Di contro gli avversari sono apparsi quasi intimiditi davanti alla solidità etnea, sentendosi in grado di fare solamente il solletico alla retroguardia, ma senza la convinzione di poter farle del male.

Un Oktoberfest che si rispetti, però, non può fare a meno della giusta location. Il Massimino è il palcoscenico ideale e i 19805 spettatori presenti sono stati ancora una volta determinanti, accompagnando gli etnei in un avvio di campionato altalenante che adesso potrebbe vivere la sua svolta. Tutto qui? Assolutamente no, perchè il sapore delle pinte e dei wurstel non sarebbe stato lo stesso senza la vittoria della gara per aggiudicarsi Torre del Grifo. La notizia arrivata giovedì scorso rappresenta il primo vero mattone posto da Pelligra in proiezione futura, in attesa ovviamente del 30 e poi dell'inizio dei lavori per ripristinare il centro, ma finalmente sembra essere stato messo un punto su una vicenda annosa. Il Catania sta vincendo tutte le sue partite, è questo ciò che raccontano i fatti ed è questo ciò che ha rigenerato la fiducia. Ovviamente non potrà essere sempre così, il Catania non vincerà sempre e prima o poi subirà gol, ma è il modo in cui verrà gestito tutto ciò, il modo in cui verrà gestita l'umoralità della piazza, il modo in cui verrà gestito lo spogliatoio che farà la differenza in un campionato così aperto.