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Editoriale: "RiPattenu i cavaddi"

Scritto da Stefano Auteri  | 

Dopo una settimana di chiusura forzata causata, forse, da una leggerissima indigestione di vittorie, l'ippodromo rossazzurro è stato riaperto e al Massimino “RiPattenu i cavaddi”. La decima vittoria ha un sapore dolcissimo per il Catania che archivia la prestazione non esaltante di Cittanova grazie alla razionalità e alla solidità che minimizzano un rigore sbagliato e annientano l'organizzazione del Canicattì, ma la ciliegina sulla torta è arrivata negli spogliatoi con la notizia del pari della Vibonese con il Lamezia. La domenica perfetta, probabilmente, per i tifosi rossazzurri che anche ieri in massa hanno riempito gli spalti (14850 spettatori) consapevoli che la festa sarebbe ripresa.

Festa, ma non rave, mi raccomando, non soltanto perchè in questo momento non sarebbe proprio propizio, ma perchè il delirio dettato dall'entusiasmo deve essere contenuto dalla lucidità nell'affrontare la settimana che verrà. La più importante della stagione. Il Catania non sembra comunque farsi condizionare nè da critiche depressive, nè da eccessi di gioia, ma va dritto per la sua strada, quella tracciata da un super Rizzo, mai visto in questa condizione psico-tecnico-fisica, e da un Jefferson che spesso delizia con giocate di altra categoria (e non parliamo di Serie C). La loro impronta sulla partita è evidente, ma così come è macroscopica quella di Russotto e soprattutto di Palermo che ha spaccato in due il centrocampo con corsa e qualità.

La classifica adesso parla in maniera chiarissima: il Catania può creare il solco decisivo con tutte le altre perchè i dieci i punti di vantaggio sulla seconda sono un'enormità, e domenica prossima c'è l'occasione per azzannare il campionato. Parliamo chiaramente senza il filtro della scaramanzia o della retorica: un'eventuale vittoria nello scontro rappresenterebbe un macigno inamovibile sulla storia di questa stagione che nessuno, se non il Catania stesso, sarebbe in grado di spostare. Dieci vittorie ed un pareggio sono un bottino di inestimabile valore, e poco importa se sono arrivate con prestazioni più o meno belle sotto il profilo estetico perchè il Catania deve fare solo una cosa: centrare il proprio obiettivo e abbandonare la Serie D. I Cavaddi, fortunatamente, hanno i paraocchi e non vedono nient'altro se non questo obiettivo. Alle carote ci pensa il pensa il mister