Da frustrazione a determinazione
Abbiamo già parlato della frustrazione, dell'amarezza e della rabbia che hanno contraddistinto i 110 minuti di Potenza e le ore successive vissute nel pullman e nelle case rossazzurre, ma adesso è già il tempo di voltare pagina. La truppa di Toscano non può permettersi ulteriormente di interrompere il suo incedere da corazzata, e per far ciò serve solamente una cosa: trasformare i sentimenti negativi in determinazione e forza per chiudere il girone di andata con una vittoria. La sfida contro l'Atalanta è fondamentale per centrare l'obiettivo posto dal tecnico cioè chiudere l'andata da primi in classifica, poco importa se soli o in sgradita compagnia. In secondo luogo la vittoria permetterebbe di mantenere la media punti superiore ai 2 a partita che serve per vincere un campionato; in terzo luogo bisogna mantenere il trend stratosferico fatto registrare al Massimino.
Le motivazioni ci sono e non devono per forza di cose essere ricercate nel contrasto ad un sistema avverso. Il Catania le può trovare in ogni angolo, in ogni circostanza che condurrà fino alla gara di domenica contro una squadra giovane, reduce da una sconfitta, e sicuramente imprevedibile. Certo l'assenza di Di Gennaro peserà (con Quaini candidato principale per sostituirlo), ma non tanto a livello tattico, quanto sotto il profilo mentale dove Toscano però la fa da padrone. Le sicurezze sono state create, ci sono e sono tante, impossibile averle smarrite sulla tortuosa strada di Potenza, e al Massimino bisognerà solamente rispolverarle
