Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Ramzi Aya, la colonna di difesa che non salta più un minuto

Ogni grosso ed imponente edificio che si rispetti è dotato del proprio pilastro, che sostiene tutta la struttura proteggendola da scosse e cataclismi. Discorso realistico e che può essere facilmente trasportato metaforicamente all'interno di ogni squadra, naturalmente anche il Catania: gli etnei di pilastri ne hanno diversi, ma soltanto uno nel ruolo di difensore, precisamente al centro. I rossazzurri, dalla scorsa stagione, lo trovano in Ramzi Aya. Centrale difensivo italiano ma di origini tunisine, classe '90, è arrivato quasi in sordina due estati fa conquistandosi da subito un posto da titolare inamovibile e facendosi confermare anche per il campionato corrente, a differenza di tutti gli altri suoi colleghi del reparto arretrato della scorsa stagione. In un anno e mezzo sono già 60 le presenze etnee, quasi tutte da titolare, condite da 2 gol e 3 assist in 5.163', mica numerini... Grinta e concentrazione, caratteristiche che fanno di Aya una colonna dell'11 di Sottil, che lo ha schierato per 1.620', ovvero tutte le partite senza mai sostituirlo (record condiviso con Pisseri). L'ex Andria sta dimostrando anche di essere un leader in campo e fuori, mettendoci sempre la faccia anche quando le prestazioni della squadra sono discutibili, con dichiarazioni mai banali quando bisogna alzare la voce. Personalità e prestazioni di spessore, che gli hanno permesso di entrare nella TOP 11 stilata da TuttoMercatoWeb alla pausa invernale: del resto, se il Catania ha preso un solo gol nelle ultime otto gare, qualche motivo ci sarà. L'augurio per il nuovo anno è che Aya possa continuare il suo percorso di crescita sotto l'Etna, conquistandosi quella Serie B che un giocatore come lui, a 28 anni, ha già dimostrato di meritare ampiamente.