50 sfumature di Francesco Lodi
Ci scusiamo subito per il titolo che magari fa pensare a qualcosa di "spinto", o forse no: perché quando un direttore di gara fischia un fallo dalle parti dell'area avversaria e Francesco Lodi da Napoli si avvicina al pallone, una sorta di goduria la si pregusta già. Freddo, cinico, celebre ma comunque inesorabile, quando vede la porta e il cronometro si ferma. 50 reti in maglia rossazzurra, di cui 21 su calcio di punizione, a prescindere dalla categoria e dal tempo, che lo hanno consegnato ieri sera all'olimpo dei migliori marcatori della storia rossazzurri, sul podio, sotto gli "dei" Mascara (61 reti) e Nicolosi (78 reti) che però sul campo giocavano in attacco. Senza dimenticare che quando si parla di grandi, in mezzo ci si mette anche il destino, o l’ironia della sorte: i primi due segnati otto anni fa nella vittoria in rimonta sul Lecce, ieri un’altra doppietta, come a chiudere un cerchio.
Uno dei migliori marcatori italiani su calcio da fermo di sempre, che a 35 anni va però dosato e saputo utilizzare in una Serie C abituata a non guardare in faccia nessuno. Anzi, impegnata sempre più a far giocare male gli altri che a proporre calcio: perché quando la palla rotola, Lodi può offrire spunti ben precisi con clausole assai note. Contro la Cavese 74 palloni giocati, 10 persi e 2 recuperati, oltre ai due gol e l'assist al bacio per Di Piazza, che danno già un'idea di cosa può dare il 10 quando supportato da chi è infaticabile accanto a lui, con un movimento armonioso e costante degli esterni bassi e alti sulle fasce. Il tutto a patto che gli avversari lo lascino più libero di cercare la giocata, di vedere i compagni. Insomma con i presupposti di spazio e movimento diventa letale per ogni avversario. In caso contrario, il Catania è chiaramente costretto a trovare soluzioni alternative e altrettanto valide, grazie a giocatori intelligenti e capaci di fiutare, trovare e attaccare lo spazio come Mazzarani, ma anche lo stesso Di Piazza lì davanti o Sarno quando rientrerà.
Ed è anche un po' più facile immaginare quanto il Catania possa tornare ad essere più spavaldo e coraggioso anche lontano dal Massimino, quando queste soluzioni verranno effettivamente trovate da mister Camplone, ribaltando i dati da trasferta e permettendo, a mister 50 gol in rossazzurro, di divertirsi anche lì.