Editoriale: Tra sogni e realtà

Se esiste un esordio perfetto, beh quello del Catania contro il Foggia rischia davvero di rispecchiarlo quasi in toto. Anche nelle fantasie più recondite e sportivamente pervertite dei tifosi rossazzurri, infatti, difficilmente ci si sarebbe spinti fino ad un risultato tennistico, addirittura un poker in 45 minuti, contro una rivale storica, davanti ad un Massimino festante e con sei marcatori diversi. Tanto, tantissimo per una gara d'esordio, forse troppo. Ecco se si vuole essere estremamente pignoli, forse il sogno ideale per vivere una stagione fantastica in crescendo, piuttosto magari che una liaison di una notte, sarebbe stato contro un avversario un po' più probante (il Foggia è apparso davvero poco strutturato) e magari con qualche rete in meno, perchè adesso bisogna fare i conti con il classico rischio dell'eccessiva autoesaltazione e della sensazione che tutto possa essere semplice. In effetti però vincere è vincere, e si riesce a giocare bene segnando a raffica non c’è che da esultare. Il compito di mantenere tutti sulla retta via adesso ricade ovviamente su Toscano.
🔴🔵 Nonostante il rischio autocelebrarivo ovviamente ci sia, una vittoria non può essere vissuta con la paura di tracotanza, perchè il Catania deve aver fatto tesoro dei suoi errori passati. Non può e non deve essere l'annata vissuta dopo i sei gol al Partenio contro l'Avellino (in quel caso c'erano gravi problemi societari); Pelligra ha confermato il suo impegno che adesso, dopo una vittoria del genere, non può che portare ad un'accelerata. Questa prestazione straripante non deve offuscare i ragionamenti facendo pensare che questa rosa possa andare bene così, perchè in realtà, invece, la si deve migliorare e renderla ancora più competitiva con l'acquisto di un attaccante che completi il reparto offensivo e di un altro tassello in mezzo al campo. Questa vittoria deve essere uno slancio da gestire, una rincorsa su un trampolino affollato perchè sono tante le formazioni che vorranno dare del filo da torcere ai rossazzurri.
👌 Ciò che è certo è che il Catania ha fatto dimenticare il passo falso contro il Crotone e ha risposto in maniera positiva alle critiche per l'atteggiamento visto in Coppa mosse da Toscano. Dal punto di vista dei singoli è difficile valutare la gara perché lo strapotere dimostrato in ogni contrasto, in ogni giocata, in ogni scelta deve essere calibrato rispetto all'avversario, ma i meriti di Cicerelli e compagni rimangono altissimi. Proprio il numero dieci è sembrato il giusto trascinatore grazie alla sua tecnica e alla sua capacità di leggere le dinamiche di gioco; in mediana Aloi ha giganteggiato su tutto e tutti dimostrando pulizia nei disimpegni e determinazione nel recuperare palloni; in difesa, diciamo la verità, la vita è stata abbastanza facile. Insomma tutto ha funzionato alla perfezione, compresi i due nuovi innesti sugli esterni, quei Donnarumma e Casasola da cui ci si attende tanto e che dovranno confermarsi in futuro per non cadere nella sindrome “Mazzotta” (esordio da applausi, e poi…) che già lo scorso anno ha fatto una vittima illustre: Guglielmotti. Toscano parla di equilibrio, Catania sa di dover sognare con razionalità. Intanto un segnale è stato dato, perché se è vero che il Foggia è apparso debole e pieno di giocatori acerbi, c’è da dire che in passato molti giovani avversari hanno sorriso, esultato e goduto proprio al Massimino