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Catania-Crotone: analisi tattica di una vittoria di duttilità e riferimenti

Il Catania ha vinto contro il Crotone dimostrando forza, determinazione ma anche una grande intelligenza e duttilità dal punto di vista tattico. Il 2-0 a zero firmato Corbari e Lunetta, infatti, è frutto di un'attenzione massima ai dettagli soprattutto nella fase di non possesso in cui Toscano ha chiesto una cura particolare da parte di Casasola nei confronti di Maggio ed una capacità di adattarsi da parte di tutta la squadra tra linea a quattro e a tre. Già ad inizio gara, infatti, i rossazzurri hanno mostrato una grande duttilità alternando la difesa a cinque con Casasola e Lunetta sugli esterni e i tre ‘centrali’ bravi a palleggiarsi Gomez e Murano, sfruttando perfettamente i riferimenti. D'Ausilio e Jimenez hanno agito sulle corsie di centrocampo impostando una sorta di 5-4-1.

 

La bravura degli etnei, però, come dicevamo si è espressa in tutta la sua forza adattandosi e alternando il proprio schieramento sulla base dei movimenti avversari. Sempre nei primi minuti, infatti, la linea si è saputa muovere con disinvoltura passando a quattro dietro, con Di Gennaro abile a staccarsi. In mediana Corbari e Quaini si accoppiavano con Vinicius e Gallo, mentre in avanti D'Ausilio si accostava a Forte

 

 

 

Il Catania ha vinto soprattutto sfruttando i duelli, accoppiandosi con i diretti avversari sulla base di riferimenti studiati perfettamente nel corso della settimana. I rossazzurri hanno questa identità che sfrutta i limiti altrui ed esalta poi le potenzialità offensive negli spazi perchè pizzicando palla in questo modo la potenziale superiorità numerica è assicurata