Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Ferraro: "Le voci sugli allenatori non mi danno fastidio. Rotazioni? Dipende sempre dalla settimana di lavoro".

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Ecco le parole del tecnico Giovanni Ferraro in conferenza, alla vigilia della sfida interna contro la Sancataldese:

"Domani sarà la nostra solita partita, anche se veniamo da una eliminazione in coppa Italia e un pareggio in campionato, partite molto intense. Loro verranno qui a fare la gara come tutte le altre formazioni già affrontate.

Contro l'Acireale è stato giusto fare dei cambi perché avevamo giocato due partite in quattro giorni, poi siamo un gruppo ed è giusto dare spazio a tutti i giocatori, anche se abbiamo tanti obiettivi ancora da raggiungere come le vittorie di fila, i punti e la poule scudetto. Nessuno dei miei giocatori si sente stanco, quelli che giovedì ho messo in tribuna hanno accettato la scelta con un pizzico di dispiacere. Non possiamo pensare comunque di escludere giocatori che hanno raggiunto l'obiettivo per farne giocare altri. Dipende sempre dalla settimana, se qualcuno ha spinto di più allora avrà le sue possibilità la domenica. Tra l'altro solo Litteri credo non abbia mai giocato dall'inizio, tutti gli altri sì, anche Buffa mi ricordo a Licata è partito titolare.

Litteri potrebbe giocare perché è un bel po' che si allena con il gruppo e lo vedo sempre meglio, forse contro l'Acireale non era la partita giusta. De Respinis è più aggressivo e quindi ho scelto lui. Per domani sono tutti recuperabili, a fine conferenza avremo una riunione con Laneri e lo Staff per decidere chi convocare, non tutti hanno fatto la settimana di lavoro al completo, vediamo.

La Sancataldese ha fatto la partita che doveva fare, sfruttando le sue caratteristiche, fa parte della categoria. Tutte le squadre ci accolgono sapendo che il Catania ha fatto la Serie A. Pensiamo ad affrontarli con il massimo rispetto e la voglia di vincere, l'importante è questo.

Il Catania ha raggiunto l'obiettivo con due mesi di anticipo, però più stiamo sul campo e meglio è. Se ci alleniamo tanto, ne raccoglieremo i frutti anche nel futuro, è un bene che fino a giugno avremo partite da giocare. Dobbiamo continuare a dare il massimo per noi e per tutte le squadre che abbiamo affrontato, che non passi il messaggio che il Catania ha abbassato la tensione.

Da punto di vista personale posso dire di essere cresciuto, anche venendo a contatto con la stampa e la tifoseria, anche con tutti questi social bisogna essere bravi a muoversi. Per fortuna sono aiutato da un ottimo staff, anche il nostro match analist che fino ad oggi ci ha fatto vedere la Sancataldese nella scorsa partita per preparare al meglio quella di domani.

È stata la solita settimana di lavoro, contro la Sancataldese abbiamo fatto due pareggi, è una buona squadra allenata da un bravo tecnico.

La Pasqua è stata serena perché veniamo da una vittoria, abbiamo dato il permesso ai giocatori di stare con le famiglie. Accantoniamo le feste e concentriamoci sulle partite che dobbiamo giocare da qui alla fine.

All'inizio mi sono concentrato negli atteggiamenti di tutti i giocatori, adesso il Catania è un gruppo, una famiglia, li vedo uniti in una molteplicità di momenti come quando si ascoltano la musica prima degli allenamenti tutti insieme. Tutto questo ovviamente perché sono arrivati i risultati, se non fossero arrivati la musica non sarebbe più andata bene. Tutta la nostra rosa è cresciuta in maniera costante da agosto ad oggi, ad esempio De Luca aveva iniziato in un modo, poi è entrato con la testa e le gambe, ha fatto i gol, ma posso dire la stessa cosa di tanti altri.

Con Infantino non ho nessun tipo di problema, certo che domani lo saluterò, perché non dovrei? Io neanche la ricordo la partita dell'andata.

Le voci sugli allenatori di cui si parla non mi danno fastidio, sono nel calcio da 37 anni e so che fanno parte del gioco queste cose. Questi pensieri sull'essere confermato o no li stanno facendo più gli altri che io stesso, penso solo al campo in questo momento. Anzi mi fa piacere leggere così tanti nomi significa che sono stato l'artefice di tutto ciò, perché il Catania sarà nei professionisti. Di questo si parla perché abbiamo vinto con tanto anticipo, se fossimo arrivati all'ultima giornata a Trapani con il bisogno di fare un punto per andare in C, tutti questi pensieri non li avrebbe fatti nessuno".