Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Serve un cambio di passo atletico e nella resistenza: Petralia la chiave di tutto?

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Non è certo un mistero che il Catania ha da prima dell'inizio della stagione un grosso problema con la continua indisponibilità dei propri elementi, che a giro si assentano per una o più partite. Il ché da un lato è inspiegabile, perché da un lato accadeva con i giocatori pre-gennaio, succede tutt'ora che i protagonisti sono cambiati ed hanno svolto la preparazione estiva altrove: dall'altro, non può certo essere la volgarmente definita sfiga. In più la squadra non è che macini i chilometri, anzi.

Serve cambiare qualcosa allora, in fretta. La mossa vincente potrebbe essere il passaggio del professore Giovanni Petralia dalla mansione di coordinatore della preparazione atletica del club, a responsabile diretto della preparazione della prima squadra. L'obiettivo è il recupero fisico generale degli elementi in rosa, in vista chiaramente dei playoff, ma con risultati già nei prossimi giorni perché la lotta per non entrare nei playout non è più un incubo. È realtà. Il compito a cui l'esperto Petralia è chiamato è triplice: recupero degli infortunati, prevenzione degli stessi e miglioramento della condizione atletica della squadra. Perché se i GPS per rilevare i movimenti si sono ritagliati un posto importante nel calcio moderno, gli ultimi dati dei rossazzurri non devono essere per nulla esaltanti. Un lavoro non facile, considerando anche dove verrà svolto, tra un Cibalino probabilmente non del tutto consono alle esigenze e un Massimino magari sempre più utilizzato in settimana come successo lo scorso anno all'aumentare delle temperature. Al Catania serve brio sia alla testa che alle gambe, mai in sinergia in questa stagione, finora.