Top Player: Aloi, il "Salvatore" del centrocampo

Un anno. È esattamente un anno che ci chiediamo: ma esattamente, come deve giocare un centrocampista nella mediana ideale secondo Domenico Toscano? Poi arriva lui, e in 90 minuti forse ce lo spiega meglio di chiunque altro. Salvatore Aloi contro il Foggia ha interpretato alla perfezione il ruolo da tuttocampista, e qui la dimensione di un avversario non irresistibile ha importanza relativa; la prestazione dell'ex Trapani è concreta, priva di sbavature, zero tacco e zero punta, fa reparto da solo perché corre più di tutti. Fa passare in secondo piano un Corbari ancora in fase di rodaggio (questo è un punto su cui ci interroghiamo ancora, ma non andiamo off topic), recuperando qualsiasi pallone e sfiorando un gol di testa che gli toglie solo Donnarumma accidentalmente sulla linea di porta.
E poi la personalità. Vabbè che se non ce l'ha uno che ha giocato ad Avellino, Pescara, Terni e Trapani, vien da chiedersi chi la debba avere, ma non è cosa scontata al Massimino. Nel momento in cui Toscano non ha cambi ma solo problemi a centrocampo, lui risolve e strappa applausi. Siamo alla prima partita contro un Foggia armata Brancaleone, lo ripetiamo, ma l'atteggiamento e la voglia di conquistare si è intravista (così come a Crotone): compito di chi lo scorso anno ha già vissuto in buone inizio per poi sciogliersi, e di chi ha esperienza, capire che servirà la continuità di atteggiamento. Rientrerà Martic dalla squalifica, anche se l'emergenza in mediana rimane, ma con un Aloi così aspettare diventa un po' più semplice.