Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: Sfreccianti

Scritto da Stefano Auteri  | 

In una giornata in cui Catania è andata in tilt sollevando gli occhi al cielo per guardare il tricolore, il Catania invece ha mantenuto i nervi saldi sfrecciando sulla strada del primo turno senza farsi impressionare troppo da un buon Giugliano. Toscano ha ragione, l’esordio negli spareggi non è mai facile. I rossazzurri sono stati bravi ad ingranare bene la marcia in avvio approcciando bene la partita, e a rialzare i giri del motore dopo che lo stesso si era un po’ ingolfato, dimostrando più o meno lo stesso volto delle ultime settimane ma con una vittoria al Massimino che mancava. Passare il turno era ovviamente basilare, farlo con il ritorno al successo davanti al proprio pubblico può garantire quel tasso di entusiasmo in più derivato dall’aggiunta di un tassello ancora, stranamente, mancante.

È inutile negare che non tutto sia stato soddisfacente, perché se come affermato, l’obiettivo è arrivare fino in fondo, è allora doveroso limare alcune imperfezioni. I trequartisti possono e devono fare di più (a proposito si attende il responso dí accertamenti per Lunetta) e si deve ricercare una costanza di attenzione ed intensità che metta al riparo da svarioni difensivi e scorribande avversarie. Cose già scritte e già dette e di cui sicuramente lo staff tecnico è consapevole, però in questo momento della stagione conta solo vincere. In qualunque modo. Anche grazie al Var, per esempio, che con il Giugliano è stato determinante al netto dei consueti errori arbitrali figli della categoria e di un calcio ormai “abituato” ad essere aiutato. Poco male, ma sarebbe stato meglio avere il Var per tutto il campionato.

Guardando al futuro ci sono due immagini all’orizzonte. La prima è la faccia sorridente di chi dirigerà i rossazzurri nel prossimo anno soprattutto dal punto di vista amministrativo. La presenza di Zarbano ieri in tribuna al Massimino è una nomina ufficiosa che apre le porte allo scenario del prossimo anno, con un Direttore Generale in più che dovrà far valere l’esperienza maturata specialmente negli anni di Serie A. L’altra immagine è quella di un Potenza affrontato non più tardi di due settimane fa che proverà a fare il guastafeste al Massimino. L’importanza del colpo esterno dell’ultima giornata si riverbera mentalmente sulla gara di mercoledì prossimo, con il Catania che non dovrà cullarsi ma essere consapevole di poter battere nuovamente una squadra affamata di vendetta. Passo dopo passo, senza andare in tilt ma seguendo la scia rossazzurra, stavolta piena di positività e fiducia