Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Nodo ritorni: chi dovrà essere nuovamente piazzato altrove, e chi potrebbe rimanere?

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Finisce la stagione non solo per il Catania, ma anche per tutti gli elementi che Faggiano la scorsa estate o a gennaio è riuscito a cedere. Solo che per molti di loro il problema è stato rimandato, in quanto trattasi di trasferimenti a titolo temporaneo, in alcuni casi magari con diritto di riscatto: parliamo di cerca 12-13 giocatori, non pochi, quasi tutti senza futuro in rossazzurri. Tornerà Marsura dall'Ascoli, ma anche Peralta dal Trento e Costantino dal Messina retrocesso, e torni con contratto in rossazzurro fino all'anno prossimo, così come Tello dalla Salernitana. 

Rientri alla base anche per i più giovani Maffei, Chiarella, Bocic, l'intramontabile Popovic, il portiere Tirelli. Profili che verrebbe da dire, per quanto dimostrato in questa stagione, non fanno al caso di un Catania che vuole rilanciarsi per provare a vincere un campionato in cui sta da qualche annetto. 

Poi altri tre nodi, ma sicuramente diversi. C'è un Castellini che vince a Pisa ma senza apparire e potrebbe comunque essere riscattato per essere girato in prestito da qualche parte, la sua storia a Catania appare comunque finita; Cianci e Cicerelli? Qui la situazione è diversa. Entrambi sono andati a Terni in prestito con obbligo di riscatto in caso di promozione (per Cianci c'è anche l'opzione), e se la stanno giocando ai playoff nonostante ieri abbiano perso a Gorgonzola: ottimi campionati da entrambi, ma la punta non si è lasciata bene con i rossazzurri. Dovrebbe essere chiusa la sua avventura a Catania. Cicerelli ha chiuso da capocannoniere del girone B e certo non voleva andare via, se la Ternana dovesse fallire tornerà di certo e Toscano stavolta lo valuterebbe in maniera diversa. Sarebbe un acquisto top senza pagare cartellino. Infine D'Andrea, con un contratto ancora più lungo (2027), e prestito con le stesse modalità dei sopracitati.

Resta comunque una situazione difficile per il direttore sportivo, Faggiano o non Faggiano, perché è impensabile andare di nuovo in ritiro con più di 30 giocatori. Sì riuscirà a risolvere il problema una volta per tutte, facendo contemporaneamente i giusti acquisti? Aspettiamo.