Gautieri a Catanista: "Il calcio di oggi ci fa arrabbiare ma poi non cambiamo nulla, mi sono pentito di non aver scelto Catania. Sulla partita di domenica..."

Nel corso della trasmissione Catanista Live, in onda su Sestarete TV (ch. 81 DTT) e radio, parla della partita di domenica tra Catania ed Avellino, lui che ha allenato gli irpini, ma anche del calcio italiano in generale:
"Nel sistema calcio italiano secondo me è tutto sbagliato, anche in Serie A non è giusto che Napoli ed Inter non giochino in contemporanea, c'è il Dio denaro che va sopra a tutto. A Taranto e Turris situazioni particolari, spero che alla rabbia seguano cambiamenti perché in Italia il problema è che poi passa tutto con il piatto che si mette a tavola. Nel calcio oggi non c'è più meritocrazia, è cambiato tutto. Oggi ci sono pretese che non dovrebbero esistere, tatticamente secondo me è cambiato poco, andiamo tutti dietro Pep Guardiola e degli altri c'è poco. Guardo la Nazionale e vedo Kean e Retegui in attacco che non sono di origini italiane, poi Sinner che è il numero uno ma italiano non è, mi faccio una domanda e mi do una risposta. Dobbiamo intervenire nelle scuole calcio, non ci sono i numeri 7 e nemmeno i numeri 3. Ieri tra Milan ed Inter quanti italiani c'erano in campo?
Catania ed Avellino? I rossazzurri hanno Mimmo Toscano che sa benissimo come preparare le partite. L'Avellino è la più forte del campionato anche se sono mancate altre grosse forze del girone. Biancolino ha dato serenità, anche grazie al presidente D'Agostino che per dedizione e serietà è una mosca bianca. L'ambiente darà tanto al match, bello da vedere, se lo vincono i lupi metteranno un grosso mattone in ottica campionato. Se dovesse vincere il Catania si metterebbe in posizione ancora migliore in ottica play-off, un torneo totalmente diverso. Mimmo è un allenatore bravo nei momenti di difficoltà, è una fortuna averlo, con una società forte alle spalle. Poi la posizione è relativa perché se si recuperano tutti i giocatori a partire da Inglese, che in C non c'entra nulla, può fare bene da qualsiasi momento parta.
Io accostato al Catania? Sì, c'era Lo Monaco ed ero praticamente lì per essere annunciato, poi presi una decisione diversa sbagliando di grosso. Oggi però la piazza è in buone mani con la guida tecnica e con Grella che conosco e so quanto sia valido, vuole portare il Catania al top".
Foto: Giornale Rossoblu