Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Rebus Under: conferme o novità contro il San Luca?

Alessio Castellini

Tra qualche ora mister Ferraro sarà protagonista nella conferenza stampa della vigilia del match col San Luca e certamente fra i quesiti che verranno posti ci sarà sicuramente quello relativo agli Under. A Ragusa i titolari designati sono stati Bethers (2003), Castellini (2003), Vitale (2004) e Chiarella (2002), uno per reparto garantendo la coppia di difensori centrali esperta e “sacrificando” un big in avanti. Un “sacrificio” tra mille virgolette perchè proprio Chiarella è stato uno dei migliori in campo insieme ad un altro giovanissimo come Castellini, e dunque può rientrare nelle ipotesi quella di mandare in panchina i due migliori in campo della gara precedente? 

Una situazione piacevolmente complicata perchè il Catania ha una coperta lunghissima per quanto riguarda gli uomini a disposizione, ma da buon psicologo il mister dovrà gestire i suoi atleti per portarli tutti nelle stesse condizioni psicofisiche, dunque facendo giocare di più chi è rimasto a guardare ma senza togliere fiducia a chi ha fatto molto bene. Inoltre ci sarebbe anche il discorso tattico, visto che il 4-2-3-1 è un modulo che stuzzica molto la fantasia di tecnico e dirigenza, ma in quel caso i ragionamenti sugli Under aumenterebbero. Per esempio nel centrocampo a due difficilmente potresti privarti di Rizzo e Lodi, al massimo potrebbe giocare Buffa (2001) come Under, ma non avresti il 2004 che è Vitale. A quel punto sarebbe necessario inserire appunto il più giovane a disposizione in un altro ruolo e quelli a disposizione sono Lubishtani o Groaz, nel primo caso Castellini potrebbe prendere il posto di uno fra Somma e Lorenzini, mentre nel secondo ovviamente a farne le spese sarebbe Bethers.

Abbiamo voluto fare l'esempio del 4-2-3-1 per fare capire quanti meccanismi si innescano con una variazione di modulo, dovendo far fronte alla regola degli Under e alle caratteristiche tecniche dei ragazzi. Sicuramente c'è un Forchignone che scalpita, un Chinnici che vorrebbe tornare titolare come a San Cataldo e un Chiarella che è on fire, ma la verità più assoluta è che piano piano ci sarà spazio per tutti e che soprattutto i giovani dovranno sempre farsi trovare pronti.