Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

I numeri impressionanti del "nuovo" Catania

Nel calcio i numeri non sempre possono far prevedere ciò che succederà, ma di sicuro non mentono e consentono di avere uno spettro esatto del recente passato. E' doveroso, quindi, prendere spunto proprio dalla freddezza della matematica per ragionare sull'ultimo mese che è riuscito a riscaldare i cuori dei tifosi. La media di Lucarelli è di 1,6 punti a partita, un aumento netto frutto dei 14 punti ottenuti nelle ultime 6 gare, maturati grazie a 4 vittorie e 2 pareggi; un miglioramento per certi versi impensabile dopo la sconfitta casalinga contro il Monopoli, la chiusura del mercato e l'eliminazione dalla coppa. Passo dopo passo, invece, il Catania ha rialzato la testa, curando gli aspetti più critici. In primis la fase difensiva che, sempre riferendoci alle ultime 6 gare, ha subito appena 2 reti dimostrando solidità e riducendo in parte gli errori individuali. Il secondo aspetto importante è legato alla zona gol dove Lucarelli ha sposato la 'missione Benevento', cercando di portare a segno tanti giocatori vista l'assenza di un vero bomber. Prima Curcio e poi Salandria hanno risposto presente, diventando il quattordicesimo ed il quindicesimo marcatore stagionale, nel mezzo il gol pesantissimo di Mazzarani contro la Vibonese. Altro dato fondamentale è rappresentato dal ruolino in trasferta, con Biagianti e compagni che hanno messo a referto 3 vittorie consecutive scacciando i fantasmi del passato(5 complessive). Numeri chiari, dunque, e nonostante non siano questi ultimi a far vincere le partite, sicuramente aiutano ad aumentare il grado di consapevolezza e la fiducia su un lavoro psichico e tattico intrapreso dal mister. La squadra è compatta e le statistiche amalgamano, difficile capire quanto potrà resistere questa costruzione, ma la sensazione è che comunque si stia facendo il massimo per superare in maniera onorevole una stagione complicatissima.