Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Adani, Materazzi e Ventola oggi a Catanista il Talk tra passato, presente e futuro

Ai microfoni di ‘Catanista Il Talk’ in onda su Sestarete e Radio Fantastica sono intervenuti Marco Materazzi, Nicola Ventola e Lele Adani, presenti alla fiera Enada, un evento di primissimo livello per quanto riguarda il gaming. Ecco le parole degli ex calciatori di Serie A ospiti dello stand di Domusbet.tv

MATERAZZI: “Le partite al Massimino erano sempre belle, sempre tirate perchè era un gran bel periodo per il Catania. Il 3-1 nell'anno del triplete lo vivemmo benissimo perchè fu la nostra sveglia. Dopo quella partita non perdemmo con nessuno, fu una partitaccia per noi ma dopo andammo a Londra e riuscimmo a dare il via ad un percorso fantastico. Il calcio di oggi non c'entra niente con quello che ho vissuto io sul campo. Costruzione dal basso ed altre cose, ci sono tante squadre che provano ad interpretare alcuni dettami e sembrano tutti scienziati. De Laurentiis e Lotito sono due presidenti accentratori, sono modi di pensare diversi rispetto a quello che sta attuando il Catania. Tutto ciò comporta anche il prendersi le responsabilità di errori e i meriti. I meriti di solito vanni ripartiti nel 50 alla squadra, 30 allenatore e 20 la società”

“Maxi Lopez o Bergessio? Per me era più complicato marcare Bergessio. Maxi aveva caratteristiche fisiche più simili alle mie e riuscivo a domarlo meglio”

VENTOLA: “Il modo di comunicare è cambiato ormai da qualche anno, oggi per comunicare bene non basta più l'importanza del nome ma bisogna saper comunicare bene. Basti pensare che il 75% della fan base della ‘Bobo tv’ non ci aveva mai visto giocare. Bari e Catania sono piazze calde, c'è la similitudine del fallimento. Sono piazze importanti con un pubblico numeroso ed è giusto che le proprietà siano serie e pronte a riportare quelle città dove meritano”

ADANI: “Qualsiasi progetto, anche il più ambizioso, non necessita solo di soldi ma anche di idee dal punto di vista tecnico e amministrativo. Solo con i soldi si rischia di sbagliare, serve anche la fidelizzazione della gente, magari gradualmente, magari mettendoci un anno o più ma poi ci si rimane. Anche in Serie C vale assolutamente lo stesso discorso. Il Palermo è l'ultima conferma, vincendo la C e portando 37 mila persone allo stadio e non c'era tanta gente neanche ai tempi della Serie A. I 20 mila spettatori presenti in Coppa contro il Rimini sono i valori che devono essere difesi” 

“Grella va sostenuto, lo conosco bene anch’io e so Che valori mentali e spirituali ha”

“Barrientos o Gomez?  Il Pitu era un giocatore mancino di grandissimo talento, forse con un pizzico di incostanza, mentre il Papu è stato campione del mondo ed è di livello assoluto”

FRANCESCO DI PAOLA (patron Domusbet.tv): “Faccio un appello a tutti i tifosi rossazzurri di stare vicini alla squadra perché è un momento importante ed il Catania non ha mai vinto una coppa. Adesso si può