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Top Player: Francesco Forte, "Ci sono anch'io"

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

2 gol in 2 partite di campionato, il nostro ragionamento deduttivo, ovvero dal generale al particolare, non può che partire dalla pesantezza che sta avendo Francesco Forte nei risultati del Catania di inizio campionato. La punta con il 32 è andata a segno anche a Cava regalando una vittoria sofferta ma voluta ai suoi, dimostrando di saper essere utile sul tabellino oltre che nella capacità di lottare e fare a sportellate: al Simonetta Lamberti l'ex Venezia spiega che attaccanti capaci di sporcarsi ce ne sono più di uno, con 3 contrasti vinti su 5 in totale, ma soprattutto 9 palloni affidatigli e trasformati in appoggi per creare azioni offensive. Lo “smistamento”, come si diceva una volta. 

Non è un attaccante che fa reparto da solo, capiamoci, però sa bene come appoggiarsi, oppure farsi trovare pronto da Cicerelli e Jimenez quando vogliono scambiare nello stretto: il che è essenziale per una punta di Toscano non sempre eccessivamente gollifera ma mai buttata a fondo campo in attesa. A Forte piace giocare la palla. 17 palloni giocati nel primo tempo, 15 nel secondo, 32 in 70' come se fosse un centrocampista di Serie C. 

Forte non pensa al fatto che da un'estate si parla di attaccante da 20 gol, non pensa a Caturano appena arrivato, ma crede nel suo riscatto dopo anni bui e canta a Toscano “Ci sono anch'io” come Max Pezzali ne Il pianeta del tesoro. Il dualismo tra lui e l'ex Lecce potrebbe essere meno scontato di quanto si pensi nell'arco del campionato, due mancini che sanno fare il necessario nella metà campo avversaria. E chissà che prima o poi il Tecnico non si farà stuzzicare dall'idea di metterli entrambi.