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Top Player: Guglielmotti, una doppietta che deve richiamare alla continuità

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

15 minuti iniziali di rabbia e positiva follia, quelli che hanno contraddistinto l'inizio di partita del Catania, ma soprattutto di Davide Guglielmotti. Nel primo gol c'è una sua partecipazione con percentuale molto alta: sul rilancio di Anastasio dalla difesa lui sta già altissimo in aggressione del terzino del Giugliano, aspettando l'errata valutazione del rimbalzo da parte di quest'ultimo che puntualmente arriva. L'ex Lecco recupera la palla per Jimenez, bravo a ri-servirlo al momento giusto. 1-0. Anche il secondo gol è quasi tutto suo: perché va in aggressione sempre nella metà campo avversaria costringendo l'errore e la perdita di palla, poi aggredisce la profondità più di Montalto (che fa la punta) fiutando il rimpallo positivo. Una doppietta di rabbia dopo un momento non positivo e le normali voci di mercato.

Ma sono i numeri a determinare ancora di più l'ottimo ritorno da titolare di Guglielmotti. 19 palloni toccati, di cui 7 a fondo campo, che denota l'aggressività citata prima. Ci sono anche gli errori, perché 5 giocate non le gestisce al meglio, ma anche altrettanti cross in area di rigore molto pericolosi; infine c'è anche la fase difensiva nell'interpretazione di gara per un quinto (o quarto, in base a dove sta Jimenez) di centrocampo: 4 chiusure difensive, non male.

E' mancato Guglielmotti, nella seconda parte del girone d'andata del Catania, non solo a causa dell'infortunio, e non sarà un caso che nel periodo più buio dei rossazzurri gli esterni non hanno dato quanto gli chiedesse Toscano. Il suo girone di ritorno deve cominciare da questo, perché le giocate offensive non possono partire solo dai movimenti di inglese e dalla visione di Jimenez, ma anche da esterni predisposti alla corsa intelligente ed offensiva.