Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

La 'casa' del club ed il ritiro: quasi impossibile nel breve Torre del Grifo, poi...

Il mese di giugno volge al termine e luglio sarà il primo vero mese di attività frenetica da parte del nuovo Catania. Oltre alle interlocuzioni e alle documentazioni da inviare alla Federazione ci sarà una squadra da allestire, sia dal punto amministrativo che sportivo, e soprattutto bisognerà trovare una “casa” per il nuovo club. Torre del Grifo è sempre al centro dei pensieri della proprietà australiana, ma il tempo stringe ed è difficile poter ipotizzare di trovare un accordo con la curatela e rimettere in sesto il centro sportivo prima del ritiro. Si farà di tutto per avere Torre del Grifo, ma la tempistica non dipende dal gruppo Pelligra che è costretto a fare i conti con l'iter fallimentare e con le gestioni dissennate del passato che hanno reso i campi inutilizzabili nell'immediato.

Ecco perchè probabilmente il ritiro verrà fatto altrove, magari sempre in Sicilia, magari sempre in provincia di Catania (Pedara tra le ipotesi) oppure ritornando al passato quando le mete erano fresche ma lontane dal capoluogo etneo. Intanto è importante ripartire, magari in maniera provvisoria su alcuni punti come la ‘casa’ del club o la denominazione sociale ed il logo, ma con la consapevolezza che, appena possibile, si farà di tutto per riavere ciò che era sintomo di orgoglio e che è stato distrutto da chi c'è stato prima. Il gruppo Pelligra ha le idee chiare e lo ha dimostrato in più di una circostanza, ma la burocrazia e alcuni aspetti tecnici per adesso sono castranti e per adesso devono essere digeriti, seppur a malincuore, con pazienza.