Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Avversario: prima il dovere, poi il piacere

Il weekend della matematica è alle porte, e non si tratta di una tre giorni scolastica di quiz con premi e medagliette, ma del momento in cui Lodi e compagni potranno finalmente, ufficialmente essere consacrati. Davanti a loro solamente il Canicattì, visto che agli etnei basterà vincere o, nel caso in cui non dovessero arrivare i tre punti, basterebbe anche la mancata vittoria del Locri.

Tante, tantissime possibilità che la festa abbia inizio, ma come dicevamo prima c’è un avversario da fronteggiare che vive un momento delicato della stagione. Il Canicattì, infatti, veleggia a metà classifica con 34 lunghezze ed un vantaggio di quattro punti sull’ultima piazza dei play out occupata dal Ragusa. Una tranquillità relativa, frutto di 9 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte con 22 gol siglati e 27 subiti, e l’ottavo miglior rendimento interno grazie a 20 punti.

Inutile parlare di pronostici e di tipologia di partita, perché con il campionato messo a referto dal Catania sarebbe puerile, ma l’unica incognita per gli etnei può essere la stessa festa. Senza la giusta concentrazione la partita potrebbe complicarsi, e dunque con ogni probabilità le parole di Giovanni Ferraro saranno votate all’attenzione e al non pensare alla gioia, magari con un bell’evergreen del tipo: “prima il dovere, poi il piacere”