Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Focus centrocampo: 4 moschettieri e alcuni fantasmi

Dopo aver incentrato il focus sulla difesa, adesso tocca alla mediana, da sempre il cuore di ogni squadra, che nel Catania si è ritagliata un ruolo importante a suon di reti. 11 gol in 17 gare, partiamo proprio da questo dato che inconfutabilmente fa capire quanto l'apporto del centrocampo rossazzurro sia stato determinante in questo campionato, nonostante l'utilizzo di una rotazione ridotta ai minimi termini. Vitale, Lodi, Rizzo e Palermo sono stati gli stacanovisti della mediana che, a parte qualche apparizione di Bani, ha visto scendere in campo unicamente questi quattro elementi, capaci di mettere a referto quasi una media di 3 gol a testa, se non fosse stato per l'errore dagli undici metri di Lodi.

Quattro moschettieri ed alcuni fantasmi come Buffa (condizionato dai problemi alla caviglia), appunto Bani, Di Grazia, Scognamiglio (out per il problema al ginocchio) e soprattutto Alessandro Russotto. Sommando i minuti collezionati dai cinque sopracitati si superano di poco i 90, ed è doveroso chiedere quale sarà il loro contributo futuro, perché se si vuole scommettere su di loro bisognerà ritagliare un po' di spazio in più. La chiave di ogni discorso, però, è la decisione di puntare più sull'attacco che sulla mediana, visto che quasi in tutte le gare è stato inserito in panchina un solo centrocampista a fronte di cinque attaccanti, con la possibilità e eventualmente di passaggio al 4-2-3-1.

In definitiva il centrocampo segna, ma ha bisogno di qualche ritocco, un 2004 certamente, ma anche di una revisione sul giro palla che negli ultimi mesi è apparso poco preciso e lento. Rimane però saldo un concetto: se una squadra chiude un girone con 10 punti di vantaggio sulla seconda non si deve cambiare più di tanto, ma fare ordine quello sì per chiarire ulteriormente ruoli e intendimenti in un girone di ritorno potenzialmente trionfale.