Editoriale: Sufficientemente vincenti

Ci sono partite che non possono essere ‘non vinte’ e quella del Catania contro il Siracusa era una di queste. Ecco perchè il successo è accolto con un senso di normalità che però non coincide effettivamente con la condizione vissuta dalla squadra in queste ultime settimane. La verità è che questo campionato è davvero alla portata di tutti, perchè tutte le squadre in lotta per la vittoria non sono convincenti, non hanno costanza nè fatto evidenziare un percorso di crescita. Tutte hanno lasciato qualcosa di intentato e, a giro, c'è una buccia di banana dietro l'angolo che alimenta speranze altrui. Stavolta è stato il turno del Benevento (la Salernitana l'ha evitata per poco) ed il Catania ha dimostrato la sufficiente attenzione, la sufficiente determinazione, la sufficiente dose di fortuna (Lunetta ringrazia) e la sufficiente capacità realizzativa per avere la meglio su un avversario bravo tecnicamente ma sterile in avanti.
La domanda cruciale è: la vittoria contro il Siracusa è come un colpo di scopa che nasconde la polvere sotto il tappeto o è il successo, magari non strabiliante, nel momento di difficoltà che poi rilancia l'entusiasmo? Inutile cercare di rispondere oggi, perchè bisognerà solo ed esclusivamente attendere le prossime giornate e soprattutto la fine del mese di ottobre. All'orizzonte la trasferta di Giugliano da non sbagliare assolutamente (no a errori marchiani dei singoli, no a gambe molli e prive di energie) e poi l'occasione di svoltare realmente. La Salernitana ed il Benevento saranno ospiti di un Massimino che non potrà essere diverso da un catino, contro un Catania che dovrà però fare qualcosa di più rispetto a quanto visto contro il Siracusa. La speranza è che sia un nuovo percorso di crescita. Ah e poi tra dieci giorni toccherà a Torre del Grifo, ma anche in quel caso le risposte arriveranno col tempo.
Insomma la sensazione dopo Catania-Siracusa è un po' come quando si tornava a casa dopo un buon voto in un'interrogazione e la risposta dei datori di vita era: “hai fatto solo il tuo dovere”. Questo è ciò che lascia in dono un successo che ha di certo una grande importanza, ma che non può valere come una rondine. La pagella del Catania arriverà al termine del semestre, ma nel frattempo si lavora a soluzioni alternative (variazioni tattiche e accenno di 4-4-2 o Quaini perno basso), a svuotare l'infermeria e a farsi aiutare da amici e parenti (il pubblico del Massimino). Basterà per essere promossi? Chissà, ma forse sarà sufficiente per poter sperare…