Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Ferraro: "Aver lasciato una bella impressione come uomo mi inorgoglisce"

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 
Ferraro conferenza

Le parole del tecnico Giovanni Ferraro, alla pre vigilia del match che potrebbe consegnare al Catania matematicamente il campionato: 

"È stata una settimana in cui ci siamo resi conto che forse si sta concretizzando un percorso iniziato il 4 agosto. Arrivare a vincere già domenica con tante giornate di anticipo fa capire il lavoro fatto, il campionato di D è difficile, se andiamo a vedere squadre come il Bari e il Palermo forse hanno vinto con 2-3 giornate di anticipo. A Catania arrivi e pensi basti vincere il campionato anche un punto sopra alla seconda, invece dopo la coppa ho capito che qui non si può ragionare così, con una squadra che doveva vincere e pure convincere. Poi devo ringraziare la squadra, lo staff e la dirigenza per il girone di ritorno fatto, non è così semplice come sembra la D. Secondo me nessuna altra squadra ha pensato di non poter vincere il campionato perché c'era il Catania, loro magari pensavano di poter sfruttare il nostro essere partiti dopo. Ora è facile dire che era ovvio vincere, secondo me qualcuno esterno si è mascherato dietro questo Catania.

Com'è stata questa settimana? L'abbiamo vissuta come sempre, io e i miei collaboratori siamo privilegiati a stare qui, e i risultati ci uniscono ancor di più. Condivido le sensazioni con Grella, Laneri, Pelligra, non era facile portare tante persone nuove e vincere subito. Dopo sembra tutto facile, ma all'inizio non lo era, sono facili quando si raggiungono. Domani andremo tutti in ritiro, sia chi ha giocato di più che chi ha giocato meno, perché è un momento da vivere insieme, anche perché pure chi è sceso in campo meno ha reso possibile tutto questo con allenamenti intensi settimana dopo settimana, questo lo sottolineo. Un nostro difensore viene puntato da un giocatore come Russotto, Chiarella, De Luca, Forchignone, ogni settimana, la domenica sta più tranquillo. Stessa cosa con Giovinco, Jefferson e gli altri.

Dal punto di vista personale penso di aver fatto un lavoro importante, se andiamo a vedere la media punti avuta qui, con il Giugliano e il Savoia ancora prima si vede la media punti molto alta. Sì viene giudicati dai risultati, quello che diciamo importa meno. Neppure la società forse si aspettava di vincere in questo modo, che ha fatto tutto il necessario per vincere. Forse il vero artefice, insieme alla dirigenza, è stato Laneri che io ringrazio pubblicamente, solo lui poteva fare una squadra del genere.
Poi penso a me stesso 3-4 anni fa, ora mi ritrovo qui a Catania e provo una grande soddisfazione, non festeggio tanto perché sono fatto così ma le emozioni le tengo dentro. Mi porterò questo campionato per tutta la vita, e ringrazio me stesso, mia figlia Caterina e tutti coloro che ho incontrato lungo il mio cammino. 
Un pizzico di emozione c'è, anche perché poi penso a tutto il nostro percorso, e come voto mi dò un bel 7 che può diventare 6 o 9, una via di mezzo che può cambiare da qui alla fine. La mia forza è sempre stata l'essere riconosciuto come uomo, ho molta fiducia in me stesso e ho sempre detto alla società che con il tempo mi sarei fatto conoscere come persona. La cosa che mi può fare più piacere è questa, che in ogni caso verrò ricordato e magari un giorno potrò tornare qui a vedere una partita sapendo che le persone mi ricordano.

Il Canicattì gioca con il 3-5-2 e ha bisogno di punti con un allenatore molto meticoloso, noi faremo il Catania come sempre e fino alla fine. Diamo il massimo prima per noi stessi e poi per la città intera, anche dopo iqesta domenica.

Castellini è una assenza importante ma sia io che il Catania dobbiamo essere orgogliosi di avere un giocatore a Viareggio con la Nazionale, significa che abbiamo fatto qualcosa di importante. Per sostituirlo non ci sono problemi perché abbiamo talmente tante opzioni che siamo tranquilli, tipo Pedicone, Boccia, Alessandro Russotto. Riguardo il 2004 siamo bessi bene pure, c'è da fare una scelta prima fisica e poi tecnica.  Sono contento anche per Bethers convocato in nazionale under 21, stando in D soltanto giocando con il Catania avrebbe potuto raggiungere questo traguardo".