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Lavori al Massimino: "Finora svolti lavori poco visibili, ma fondamentali. In vista del prossimo campionato..."

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Le parole delle dottoresse Scuto e Duello, insieme al Dirigente del Servizio comunale "Attuazione con fondi U.E. di Progetti di Riqualificazione Urbana e Transizione Green-Sport, Paolo Di Caro, riguardo la situazione dei lavori al Massimino, con annessa spiegazione del cronoprogamma: 

"La consegna dei lavori è avvenuta esattamente il 15 novembre. La consegna dei lavori consiste anche nel preparare e concordare con l'impresa i tempi, stilare un verbale di consegna lavori. In questo verbale, fatto quando eravamo ad inizio campionato, abbiamo chiesto all'impresa di effettuare i lavori concordemente alle partite, da qui nasce il discorso relativo al fatto che non sembrava si stesse andando avanti con i lavori. In realtà tutto è stato fatto per non dare fastidio all'esecuzione di tutte le partite. 

Si è scelto tutto in anticipo, in modo da averli già sul campo quando la lavorazione sarà prevista, quindi dal seggiolino a tutti i materiali di rivestimento, dei servizi, degli spogliatoi, tutto un lavoro propedeutico che non è visibile all'esterno, ma che è fondamentale per l'organizzazione del lavoro. 

Siamo partiti dalla ristrutturazione per una questione di logica anche negli interventi, ad esempio le impermealizzazioni, perché c'erano infiltrazioni d'acqua nella copertura, quindi abbiamo sostituito la gronda ed impermealizzato la parte interessata. Abbiamo anche ripristinato il sistema di scarico e fognature, ormai bloccato. Sembrano meno importanti ma sono fondamentali. Contemporaneamente abbiamo cominciato a demolire questo piano perché ci è sembrato un bene partire da un piano dal pubblico ma non troppo, in modo tale da non dare troppo fastidio. Se avessimo iniziato altrove, togliendo i bagni, avremmo dovuto chiudere il settore, nelle gradinate lo stesso discorso. Ripeto, i lavori sono stati pilotati in funzione del non dare fastidio. 

La nostra scelta è stata quella di collaborare sin dall'inizio con la società, perché lo stadio è utilizzato dal Catania, il comune non poteva non accordarsi. Forse per questo qualcuno erroneamente ha avuto la sensazione ci fosse un tira e molla, in cui l'uno stimolava l'altro, ma in realtà non c'è mai stata questa cosa. C'è sempre stato un tavolo permanente, e c'è tuttora, con la società, per stabilire cosa fare prima e dopo, come farlo, intervenire sul cronoprogramma che non è quello che stiamo vedendo adesso, perché si tratta di un cronoprogramma sulla tempistica dei lavori che si eseguiranno da qui in poi. Il cronoprogramma d'appalto è un documento flessibile, un foglio excel, che prevede una serie di cambiamenti a seconda di quello che accade durante l'apertura del cantiere. 

I seggiolini? Per metterli servono anche due mesi abbondanti. Non è un problema di maestranze, anche perché in un cantiere non possono lavorare contemporaneamente 20 persone, ci sono delle regole e delle sequenze. Il problema non è il seggiolino, che tra l'altro abbiamo cercato di spostare il più in là possibile proprio per dare la possibilità di vederlo, perché non vorremmo che poi i tifosi non abituati al seggiolino possano non accettarlo e distruggerlo ancor prima di vederlo. Mettere i seggiolini in un solo ogni settore richiede più di due settimane. Impianto audio? Non sono previsti lavori.

Per l'inizio del prossimo campionato ci siamo, perché a settembre avremo rifatto la ristrutturazione delle tribune. Da settembre sono previsti interventi che non pregiudicano lo svolgimento del campionato. Il manto erboso è la finitura, la cosa più importante è il drenaggio, che si fa con uno scavo e un conseguente lavoro di bonifica, perché dalle verifiche fatte ci sono funghi e muffe. Dobbiamo togliere tutto quello che non farebbe funzionare qualsiasi tipo di impianto o manto. In ogni caso il progetto del manto ha subito una variazione rispetto al progetto iniziale, in quanto si farà in erba naturale anziché ibrido, su richiesta della società pervenuta a noi circa un mesetto fa. Sempre su richiesta del Catania, ci è stato chiesto di valutare l'ibrido per quanto riguarda il Cibalino, che verrebbe sfruttato per più giorni a settimana. Non credo che si riuscirà a rifarlo a dimensioni ufficiali, ma stiamo valutando. La società che abbiamo appaltato è del nord? Queste sono informazioni che ci riserviamo di ufficializzare dopo".