Editoriale: Un passo indietro e due in avanti

Le danze sono iniziate ed al secondo giro di valzer il Catania si è mosso magari non proprio in maniera leggiadra ed elegante, ma sicuramente con un'andatura decisa e credibile. Ecco sì la credibilità del progetto intrapreso è forse l'aspetto più importante generato dalla vittoria maturata sul campo della Cavese che rappresenta certamente un passo indietro dal punto di vista della spettacolarità, della qualità e della prestazione generale rispetto all’esordio, ma in realtà produce almeno due passi in avanti nel percorso di crescita. Che si potesse riproporre una vittoria agevole come quella del Massimino era a dir poco utopistico, ma il successo in terra campana vale enormemente perchè l'avversario aveva un mordente diverso ed il Catania ha dimostrato di poter sorridere pur soffrendo e mostrando anche una versione più “sporca”.
Siamo all'inizio di una stagione lunga e intensa, ed in questa fase l'importante non è tanto dimostrare bel gioco e qualità tecnica, quanto creare solidità grazie a successi e sorrisi. A Cava è andato in scena proprio questo. In mezzo a mille peripezie generate da una tecnologia utile ma per certi versi asfissiante, il Catania ha mandato un altro segnale al campionato con le avversarie costrette, ancora una volta a distanza di tempo, a replicare. E poi il saper soffrire non esclude il saper vincere con qualità, ma magari proprio come vuole Toscano, il Catania dovrà essere bravo ad abbinare i due volti. Insomma il processo di crescita è partito e coinvolge anche l'aumento della positività che viene registrata in città.
L'ultimo razzo che può proiettare in orbita l'entusiasmo della tifoseria è legato ad un mercato che ha già strappato sorrisi, ma che può ancora regalare qualcosa. Il lavoro della società e del Ds Pastore è stato sicuramente positivo sia in entrata che in uscita, con operazioni oculate che hanno ulteriormente sistemato il monte ingaggi evitando problemi in ottica futura con diverse risoluzioni consensuali. Da un lato forse una proprietà più propensa a spendere immediatamente per mettere la parola fine a diverse situazioni annose, dall'altra l'abilità della dirigenza nel convincere i giocatori. In entrata tanti acquisti intelligenti, ricreando ossature già viste altrove (Casasola, Aloi e Cicerelli a Terni) e puntando su giocatori integri fisicamente. L'ultimo giorno potrebbe migliorare ulteriormente la rosa, magari con un colpo in mediana e un lavoro di cesello in difesa, ma l'organico è già altamente competitivo. E soprattutto non ci sono stati i paletti e i limiti dello scorso anno