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Lunetta: duttilità sì, ma oggi è indispensabile in avanti

Gabriel Lunetta

In un momento delicato per le punte rossazzurre, rimaste a secco su azione ormai dal 16 febbraio, c’è un uomo che sta dando un contributo fondamentale in zona gol: Gabriel Lunetta. Certo l'attaccante etneo si era già distinto da punta centrale ad inizio anno in attesa del miglior Inglese, ma il suo utilizzo altalenante fra centrocampo e trequarti non aveva mai esattamente ben definito quale potesse essere la sua zona di maggior comfort. Ad oggi, non solo per le tre reti realizzate nelle ultime quattro giornate, la sensazione è che Lunetta sia quasi indispensabile dalla trequarti in su perché tutta la fase offensiva etnea si appoggia sulle sue spalle. O meglio sulle sue accelerazioni.

Da Messina in poi Toscano ha deciso di puntare nettamente sull’ex Sudtirol utilizzandolo però in una versione più larga creando una sorta di 3-4-3 in cui forse Jimenez ha parzialmente pagato dazio, non riuscendo a dialogare nè con Raimo, nè con la prima punta. Un’altra soluzione riproposta è stata quella del falso nueve, ma a Trapani tutto il Catania nel primo tempo non ha dato segni di vita in avanti, costringendolo a movimenti fini a se stessi. Punta, seconda punta o trequartista (più o meno esterno), l’idea, oggi, di non vedere Lunetta in avanti sembra essere archiviata, in attesa magari del miglior Stoppa o del recupero di Dalmonte che potrebbero consentire una spinta massima proprio con il numero 23 dirottato nuovamente a centrocampo. Ecco se il Catania oggi sta crescendo sulla base di poche certezze come quella difensiva, è normale appoggiarsi su una delle poche solidità presenti in attacco, ma Lunetta dovrà fare uno step ulteriore dimostrando maggiore costanza nei 90 minuti senza rendersi pericoloso solo ed unicamente con gli strappi.