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Top Player: "Jeff Rizzo" l'italo-australiano che si è abbattuto sul Canicattì

Dopo "RapiSarno" ecco un altro mitologico personaggio rossazzurro

Scritto da Stefano Auteri  | 

Dopo il fatidico “RapiSarno”, è arrivato il momento di un altro fenomeno in maglia rossazzurra: “Jeff Rizzo", il centrocampista centravanti di origini italo australiane che ha deciso la sfida contro il Canicattì. Vi spieghiamo: era impossibile dividere la palma di migliore in campo fra Jefferson e Rizzo, e allora ecco fatto, ‘Jeff Rizzo’ ha garantito corsa, ritmi alti sin dal primo minuto, ma anche nella ripresa a gara in corsa; fisicità, tecnica e tre reti (se non quattro) che avrebbero steso qualunque avversario. E' lui il migliore in campo; sono loro i due punti di riferimento che in modi diversi stanno spingendo il Catania verso la fuga decisiva.

Impossibile trovare un difetto nella gara di Rizzo che da mezzala ha coperto ‘RapiSarno’, ma ha anche offeso con decisione e precisione; mentre da playmaker è sempre stato presente aiutando il compagno in possesso e facendo girare la squadra con rapidità e precisione. Oltre a ciò aggiungiamo sventagliate da massima serie che non possono essere lette in una serie che invece è la quarta. Accanto a lui c'è “Mister Subentro”: Jefferson che con la sua doppietta è arrivato a quota 7 reti in 8 gare, con una media di 1 gol ogni 42 minuti. Il rendimento del brasiliano è assolutamente incredibile, come incredibile è stato l'impatto nella gara di domenica, grazie alle due reti in 7 minuti ed una rete, quella del 3-0, da centravanti vero.

‘Jeff Rizzo’ merita applausi e incoraggiamenti per continuare su questo trend e fare appassionare italiani ed australiani al sogno rossazzurro. Accanto a lui ci sono Palermo e Russotto (avevamo pensato anche a "Palessotto" però va bene tutto, ma adesso non esageriamo…) che dalla panchina hanno cambiato il volto del Catania, soprattutto il primo con accelerazioni palla al piede forse uniche in questa squadra, e hanno facilitato il compito di Jefferson. Bene così, dunque, perchè sono tanti i sorrisi e numerosi i voti positivi in un Catania mitologico come la sua partenza nella stagione della rinascita.