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Catania, borsino attaccanti: chi sta meglio?

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

A Picerno si attendono risposte di rabbia canalizzata in energia e fame di ottenere, fame che deve alimentare la voglia di gol da parte degli attaccanti, anzi delle punte in forza al Catania: 5 gol distribuiti tra Forte, Caturano e Rolfini. Distribuiti è un parolone, visto che solo Forte sta reggendo il peso di una prolificità per adesso bastevole a livello individuale, da innalzare se si pensa che il reparto deve vivere dei gol di tutti. 

FORTE ⬆️ - Il numero 32 è quello che sta meglio, perché anche se non sempre in gol trova una sua utilità nel contesto voluto da Toscano, speculativo e impeccabile dietro; a Picerno ce lo aspettiamo ancora titolare, ha la freccia più alta di tutti.

CATURANO ↘️ - Per adesso “protetto” proprio da Forte e dalle aspettative ancora importanti su di lui: 7 apparizioni, 2 da titolare, un assist, 237 minuti in campo a causa di un infortunio durato un mese. Il suo stato di forma vede una freccia verso il basso, anche se con alibi. Non lo diciamo neanche che serve di più, perché ogni promozione è sempre passata da due attaccanti che vedono la porta; eleviamo però le aspettative di un Catania bisognoso di fare meglio in trasferta, e la crescita potrebbe passare anche dalle reti dell'ex Lecce e Cesena: dicembre dovrà essere anche il suo mese, se non si vorrà arrivare a gennaio con il pensiero che forse…servirà dell'altro.

ROLFINI ↗️ - Il terzo attaccante, l'unico che può giocare in coppia o dietro un collega più pesante. Da subentrato ha sempre fatto vedere cose interessanti, pur non trovando mai la via del gol, per movimenti rapidi e poco prevedibili. Con l'assenza di Cicerelli potrebbe tornare ancora più utile, anzi è la sua occasione, anche se la sensazione è che un suo maggior impiego passi dalla voglia che avrà Toscano di provare strade tattiche alternative. Non è ancora del tutto giudicabile, vedremo se sfrutterà la possibilità di farsi strada come finto esterno.

E poi i vari Lunetta, D'Ausilio, Stoppa, Jimenez, in ordine di offensività. Non sono punte, ma quelli che possono mettere Caturano & co nelle condizioni di segnare. Senza palloni giocabili, tutto è più difficile. E allora palla a loro perché in area di rigore la devono portare loro: la Lucania da questo punto di vista sarà anche banco di prova per capire quanto la squadra avrà la reale forza di assorbire la mancanza di un 10.