Non c'è più tempo per rammaricarsi: chi in campo al posto di Cicerelli?
Prima il dissenso, poi la tristezza, infine rabbia: tutte emozioni degli ultimi tre giorni a Catania, comprensibili per l'aver perso il giocatore più rappresentativo. Ma ora c'è poco da piangere, bisogna andare avanti e pensare a come sopperire all'assenza di Cicerelli; Toscano lo starà già facendo dall'altro ieri, devono farlo tutti. Dunque, chi in campo a Picerno, e per tutto l'ultimo mese del 2025? Le scelte per fortuna, in realtà non mancano. Analizziamo, non in ordine di probabilità di impiego, le possibili alternative.
JIMENEZ - Partiamo da lui semplicemente perché il tecnico l'ha scelto contro il Latina, ed è entrato con una buona conduzione di palla terminata con un passaggio trasformatosi in assist grazie a Forte. Non è entrato male, poi è tornato un po' vittima delle sue doti, dribblando da fermo ed a volte anche sé stesso perdendo intensità all'interno di un contesto che chiede pochissimo palleggio e zero cincischi. Tatticamente è l'opposto di Cicerelli, oltretutto metterlo in campo richiede lo spostamento di Lunetta a sinistra, e non garantisce ingressi in area o cross; semmai ricamo. Ad ogni modo l'occasione sa di ultimatum ora che lo spazio sarà maggiore, e se vorrà, dovrà dimostrare ora di essere da Catania, rinnovo o scadenza che sia.
D'AUSILIO - Anche lui non similissimo a Cicerelli, con spazi stretti preferisce le zone centrali, ma è pur vero che dall'inizio può dare qualcosa di diverso soprattutto in termini di imprevedibilità ed ultimo passaggio. Da subentrato l'abbiamo più visto a destra che a sinistra, e soprattutto sarebbe una sostituzione spacca-partite in meno in panchina, grande differenza tra il Catania e le avversarie nelle situazioni in bilico. Toscano rinuncerà a tutto questo?
STOPPA - Il paradosso. Il giocatore che meno è stato impiegato rispetto a tutti gli altri esterni, è quello che tatticamente permetterebbe all'ex Cesena di cambiare poco o nulla. Ha svolto tutto il ritiro a Norcia, quando è entrato a Giugliano proprio al posto di Cicerelli ha fatto bene, ma nelle ultime volte in cui è subentrato mai si è sentito battere un colpo: forse proprio l'essere ultima scelta, lo ha reso assente. Ma ora le cose cambiano, anche lo status di sacrificabile a gennaio sul mercato potrebbe cambiare, se dimostrerà di poter essere il giocatore che esattamente un anno fa era difficile da marcare per le difese.
ROLFINI - Vero è che dall'inizio è troppo chiuso da Forte e Caturano, ma anche come esterno destro - nonostante l'abbia fatto in carriera - non ci sembra una soluzione immediatamente praticabile. Resta un attaccante che vuole vedere l'area di rigore, non tanto saltare l'uomo: diventerebbe candidato numero uno se la perdita di Cicerelli convincesse il suo allenatore a passare alle due punte con un solo trequartista, ma forse quello sarebbe il multiverso.
Le soluzioni più o meno ci sono come si vede, per una assenza che pesa ma non è un disastro tattico come lo sarebbe stato in altri casi. A Toscano il compito di dare ragione a Grella, dimostrando che il Catania è forte e può superare anche questo banco di prova.
