Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Reginaldo: trasformismo tattico ed esperienza da vendere

Esperienza, intelligenza tattica e ottima tecnica alla corte di Raffaele saranno garantite da quello che potrebbe rivelarsi sotto tanti punti di vista il colpo più interessante del mercato del Catania e che corrisponde al nome di Reginaldo. Un centravanti che non ha bisogno di troppe presentazioni, ma che nel corso della sua carriera è stato bravo a cambiare il suo modo di intendere il ruolo offensivo rispetto all'avanzare dell'età. Ai tempi della Serie A, vissuta con le maglie di Fiorentina, Parma e Siena, alle tre caratteristiche sopra elencate avremmo dovuto aggiungere necessariamente la corsa, il marchio di fabbrica del brasiliano che nell'uno contro uno rappresentava un osso duro da affrontare per spunto ed imprevedibilità, riuscendo a siglare ben 19 reti nella massima serie. L'esterno rapido e ficcante, col tempo ha lasciato sempre più spazio al centravanti lucido ed esperto, che dall'alto della sua tecnica ha messo in ambasce le difese della terza serie. Del resto i numeri parlano in maniera chiara: 139 sono state le partite in cui ha ricoperto il ruolo di punta centrale, rispetto alle 141 occasioni in cui è partito dalla fascia (fonte transfermarket). A Catania, con ogni probabilità, Raffaele lo utilizzerà prevalentemente nel tandem offensivo del 3-5-2 o da prima punta in un ipotetico attacco a tre, ma non è totalemente da escludere anche l'ipotesi di vederlo in alcune circostanze partire dall'esterno. Un acquisto, dicevamo, che potrà rivelarsi utile sotto tanti punti di vista, perchè l'apporto in zona gol (11 reti il suo record stagionale raggiunto con Treviso e Paganese) rappresenta solo uno dei fattori da tenere in considerazione. Negli anni Reginaldo ha affinato un'ottima capacità di proteggere la palla ed aprire gli spazi per i compagni; è una pedina che potrà essere utilizzata da Raffaele in stile França a Potenza, cioè partendo dalla panchina per sfruttarlo negli ultimi venti minuti; è un nome che incute timore agli avversari; e poi ultimo, ma non meno importante, può essere la chioccia fondamentale per la crescita di Emanuele Pecorino. Tanti, dunque, sono gli elementi che possono far ben sperare i tifosi rossazzurri, visto che nonostante i 37 anni, Reginaldo sembra poter essere quel tassello in più utile per migliorare diversi fronti di una rosa già altamente interessante. Il resto lo dirà il campo che emetterà soprattutto il suo verdetto sulla condizione fisica del brasiliano visto che si giocherà spesso ogni tre giorni in un campionato che sarà decisamente probante.