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Tra sorrisi, brividi e ricordi: alle Porte di Catania, "Il Catania di Riccardo Gaucci"

Giornate da brividi. Serate che fanno luccicare gli occhi, e fanno tornare in mente ricordi che rimarranno indelebili nel tempo. Questo è stato il momento amarcord tenuto questo pomeriggio alle Porte di Catania, nell'ambito della grande Mostra dello Sport Catanese e che ripercorre gli eventi del "Catania di Riccardo Gaucci", con quattro stagioni con due campionati di Serie C1, una promozione in B e una Cadetteria caratterizzata dalle lotte con il Palazzo, conclusa con un campionato a 24 squadre. L'incontro, condotto dal giornalista Salvo Emanuele, con l'organizzazione del dottor Di Grazia, è stato un momento di gioia per tutti, con l'ex presidente rossazzurro Riccardo Gaucci presente a raccontare ciò che è stato, analizzando anche l'attuale momento del Catania: "Il calcio era diverso, ma la Serie C è forse il campionato più difficile tra tutti. Nel giro di due anni, perdendo la finale con il Messina e vincendo quella contro il Taranto, abbiamo fatto dei sacrifici enormi. Mi auguro che il Catania già da quest'anno possa ritornare in Serie B, e attualmente non è messo male, visto anche come è andata a noi che ci siamo classificati terzi e poi siamo riusciti a coronare quel sogno". Nomi scolpiti sulla pietra, quelli di Lulù Oliveira, Alessandro Ambrosi, Gennaro Monaco e dei tecnici Maurizio Pellegrino e Vincenzo Guerini, intervenuti nel corso dell'incontro, firmando anche diversi autografi. Meravigliose, le sensazioni di Lulù: "Per me non c'è piazza che possa rappresentare ciò che è stato per me Catania: ho giocato dappertutto, anche nella Fiorentina, ma quando sentivi il boato del Massimino era pazzesco. I gol al Messina e al Palermo? Semplicemente indimenticabili: rimangono sempre nel mio cuore, così come la città di Catania. Quando mi hanno chiamato sono venuto di corsa."