Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Zanchi a Catanista: "Mancini? Mai stato favorevole. La nostra più grande paura è stata..."

Ai microfoni di Catanista, in onda su Radio Fantastica e Sestarete, è intervenuto oggi Andrea Zanchi per parlare dell'annata conclusa prematuramente e tra tante difficoltà. Ecco le sue parole:

“Ancora la situazione è difficile da metabolizzare, domenica è stata una giornata triste anche se abbiamo sentito tanto affetto. Vedere una piazza come Catania senza una acquirente serio e non completare il campionato è stata una sconfitta del movimento calcistico italiano. Mancini? Personalmente non sono mai stato molto favorevole ad un personaggio con quei precedenti. A Rieti ero appena andato via, ma me ne hanno parlato molte persone. Anche io avevo la speranza di essere smentito, ma non ci ho mai creduto. Ho sempre sperato che si presentasse anche qualcun altro”

La più grande difficoltà è stata rispondere alla domanda: domani ci siamo? Oggi ci alleniamo per cosa? Purtroppo la paura di essere esclusi da un momento all'altro è andata avanti per mesi. Non c'è un momento brutto legato al campo, ci siamo compattati definitivamente forse dopo gennaio quando ci siamo detti che eravamo questi, avremmo finito il campionato insieme e dovevamo dare tutto. La Turris? E' stata una trattativa che inizialmente poteva forse abbassare dei costi, poi sarebbe stata un'opportunità per me per avere uno stipendio sicuro senza paure. Ad oggi non avrei perso degli stipendi. Alla fine noi siamo lavoratori quasi normali, non siamo giocatori di Serie A con stipendi così alti

“Ringrazio Catania per tutto e i tifosi che ci sono sempre stati vicini. Per me sono stati due anni molto intensi, con tante soddisfazioni. Spero che il Catania possa tornare grande e nel palcoscenico che merita”