Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Silvestri a Catanista: "Via per motivi personali. Grazie Catania, Baldini..."

Tommaso Silvestri saluta Catania e lo fa ai microfoni di Catanista nel corso del consueto appuntamento Catanista il Talk su Radio Fantastica e Sestarete, canale 215. Il difensore andrà a vestire la maglia del Modena. Queste le sue parole: "Volevo e ci tenevo a chiarire questa cosa. Non c'è stato nessun litigio tra me e la società e il direttore, anzi lo ringrazio pubblicamente per aver accettato le mie richieste. E' successo che per motivi personali che esulano dal campo calcistico e sportivo, ho dovuto avvicinarmi a casa ed è venuta fuori questa possibilità e l'ho fatta presente. Non essendo ovviamente contenti e d'accordo, poi alla fine mi sono venuti incontro e abbiamo trovato un accordo, sebbene controvoglia mi hanno lasciato partire" "Per me non è facile parlare in questo momento perché credo e mi auguro di aver fatto il massimo per questa maglia e di aver lasciato un buon ricordo, prima a livello umano a tutti, e poi da giocatore. Credo di aver onorato in ogni partita quanto fatto in questi anni. Per me è difficile parlare ora e accettare questa situazione, però volevo far sapere a tutti quanti che ringrazio pubblicamente Catania, i catanesi, i tifosi, ma anche qualsiasi persona ha gravitato attorno al mondo Catania in questi anni, i più importanti della mia vita dal punto di vista sportivo, ma che mi hanno fatto crescere anche a livello umano" "Ringrazio i miei compagni anche che sono stati la mia colonna portante, anche in quest'ultimo anno che non è stato facile per mille motivi, passando dalla società, alla proprietà e al mister, che credo sia la grande, grande colonna portante di questo nuovo Catania che sicuramente rinascerà in questi mesi. Lo ringrazio il mister perché è stato il primo a capire la mia situazione ed essendoci passato da calciatore, nessuno meglio di lui poteva capirmi o consigliarmi" "Calcisticamente parlando il momento più alto è stato il raggiungimento con la fascia di capitano delle 100 presenze in rossazzurro, una cosa che porterò sempre con me, un orgoglio che mi ha fatto sentire importante, non solo per la società ma anche per tutta la piazza. Dal punto di vista societario magari, il messaggio, il fulmine a ciel sereno in quel giorno di Santo Stefano o la vigilia, non ricordo bene, ci ha momentaneamente spiazzati tutti quanti e da quel momento sono iniziati i problemi un po' più seri dal punto di vista societario per il Catania. Il derby rimane una grande pecca" "Il primo mio gol ufficiale è stato in coppa Italia contro il Verona, il primo in campionato contro il Rende fuori casa, sono emozioni che uno si porta dentro sempre, soprattutto in una piazza come Catania" "A prescindere dalle offerte che sono arrivate in questi anni, sono sempre state rimandate al mittente. Come ho sempre detto pubblicamente, per me fino ad oggi Catania è sempre stato il massimo come aspirazione da giocatore, mi dispiace ovviamente non aver portato il Catania in B, da capitano sarebbe stata qualcosa di indescrivibile, rimarrà come rimorso, ma penso, come ho già detto, di aver dato tutto quello che avevo dentro per questa maglia" "Porto con me il calore e il rispetto che mi ha fatto sentire la piazza, l'attaccamento che hanno provato anche nei valori in cui si sono rispecchiati in questi anni, è qualcosa che non avevo mai provato e tutt'oggi mi rende orgoglioso di quanto fatto a Catania"