Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Buio pesto nel Futsal

Come trasformare una favola di sport in una serata piena di orrori e contraddizioni? Facile, basta guardare ciò che è successo ieri nel corso della Gara 1 della finale scudetto di futsal tra la Meta Catania e Italservice Pesaro, una partita fantasma per tre ore e poi materializzatasi allo scoccare della mezzanotte quando i giocatori rossazzurri erano pronti per tornare in albergo e pensare all'indomani. Sì proprio così perchè ciò che è andato in scena ieri al Pala Nino Pizza ha scioccato addetti ai lavori e tutti i presenti, costretti ad aspettare una partita in programma alle 21 e poi iniziata praticamente alle 24 a causa, secondo il comunicato ufficiale, di un incendio che avrebbe causato il guasto della cabina elettrica. Un evento che ovviamente era impronosticabile, ma è stata la gestione delle tre ore tra le 21 e la mezzanotte che lascia molti dubbi. Perchè non rinviare la partita e giocare in condizioni normali l'indomani, magari a quel punto in gara unica, perchè non evitare nervosismi dettati da condizioni generali dubbie ed acuiti semplicemente dalla volontà coriacea di padroni di casa e della federazione di disputare a tutti i costi il match? Per carità, le difficoltà derivate dall'attesa valevano per entrambe le squadre e, tra l'altro, nonostante il parziale il primo tempo ha visto la Meta dominare, non riuscendo a trovare solamente la via della rete. Rimane però il rammarico per la mancata passerella e vetrina che una finale scudetto merita, rimangono i dubbi di gestione delle condizioni dell'impianto e della serata e rimane la consapevolezza che una festa di sport si è trasformata in un pessimo teatrino. Alla fine la 'tutela dell'ordine' pubblico è stata la motivazione determinante per imporre la svolgimento della partita, ma senza entrare nel merito, pensate allo stato d'animo e di adrenalina dei giocatori della Meta che alle 23 avevano già fatto la doccia e si erano rivestiti per tornare in albergo, salvo poi doversi ripreparare in fretta e furia per disputare la partita più importante della loro vita sportiva. Peccato, viene da pensare solo questo. Sul campo Pesaro ha legittimato lo scudetto con un risultato praticamente impossibile da ribaltare, ma stasera ci sarà il secondo atto della finale, con la speranza che possa rappresentare comunque il momento per onorare al meglio chi ha scritto la storia del futsal catanese e siciliano compiendo un'impresa memorabile, macchiata solamente, purtroppo, dalla gara di ieri sera.