Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Biondi esterno alto? perchè no e perchè si...

Piove sul bagnato in casa Catania con mister Camplone che dovrà fare i conti non solo con le ripercussioni sul morale causate dalla doppia sconfitta esterna, ma anche con le ennesime defezioni che hanno caratterizzato il pre Picerno. Prima notizia: fuori Esposito e vabbè, si piange con un occhio solo visto che sarebbe partito dalla panchina; seconda mazzata: con il Picerno non ci sarà neanche Di Molfetta. Ahi! E adesso?

Pochi uomini al cento per cento a disposizione e poche soluzioni tattiche convincenti. 3-5-2? No, perchè l'assenza di Esposito assume rilievo visto che gli unici tre centrali sono Silvestri, Mbende e Noce; 4-3-1-2? Ni, dato che Camplone difficilmente vede contemporaneamente Di Piazza e Curiale; e allora rimangono forse solo due opzioni: Llama e Biondi. L'argentino come soluzione più "comoda" e il giovane rossazzurro invece come scelta per certi versi più azzardata.

Biondi nel ruolo di esterno offensivo rappresenterebbe una novità, non personale visto che i suoi primi passi nel mondo del calcio sono stati mossi proprio in quella posizione, quanto stagionale poichè fino ad oggi è sempre stato considerato il vice Pinto e Calapai. Il rischio è uno: quello di togliergli dei punti di riferimento nella crescita e affermazione in un determinato ruolo; i vantaggi riguardano invece l'aver già ricoperto quella posizione, il suo essere intraprendente e una spiccata duttilità. Lui, rispetto a Llama, agirebbe più da ala che da giocatore abile a rientrare verso il centro del campo e concludere, potrebbe essere meno determinante ma più dinamico, meno esperto ma più sfrontato. Insomma pro e contro in un ballottaggio ipotetico, ma ad oggi nessuno (o quasi) conosce i pensieri di Camplone, alle prese con tanti dubbi e molta sfortuna.