Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Baldini lavora sugli "intoccabili"

Costruire un'identità e ridare certezze al gruppo in vista di un futuro migliore, senza troppe noie, né pretese: la missione di Francesco Baldini è parsa chiara sin da subito, e guai a caricare di aspettative qualcosa che di aspettative non ha proprio bisogno. Su cosa lavorare, quindi? Sui capisaldi: sugli "intoccabili". Il Catania ne ha cinque, forse sei, e su questi il nuovo allenatore rossazzurro non può che fare affidamento per tracciare il percorso più giusto da seguire: in premessa, ovviamente, citiamo Tommaso Silvestri, alle prese com'è noto con un infortunio abbastanza noioso che lo costringerà a star fermo ai box ancora per qualche settimana. Una volta ritornato, ovviamente, ritroverà il suo posto in difesa: necessariamente. Poi ci sono gli altri: Andrea Russotto e Antonio Piccolo, ad esempio, uniche fonti di qualità e costanza in avanti, nonché gli unici, appunto, capaci di creare qualcosa che vada oltre i binari. Con loro anche Manuel Sarao, che fa della fatica e delle sportellate motivo d'orgoglio, ma che Baldini vorrebbe più incisivo in zona gol: perché si sa, nel calcio qualcuno dovrà pur segnare. Su questo tridente l'allenatore rossazzurro costruirà certezze e dallo stesso consegnerà possibilità di inserimento a chi vuol farsi vedere: Manneh, Golfo. Di Piazza. Ma ci sarà tempo per questo. Tornando indietro, e visto come sono andate le cose in porta, non si può proprio parlare di "intoccabili" tra i pali: è tornato Miguel Angel Martinez, che ha scontato il suo credito con gli episodi che lo hanno visto essere "messo da parte" (si fa per dire) da Confente, ma la situazione portieri in casa Catania è un tantino più complicata del normale (quante squadre possono contare tre portieri diversi con almeno una presenza in campionato?). Luca Calapai, per il reparto difensivo, sì: è un intoccabile. A differenza magari di Giovanni Pinto, che dovrà giocarsi il posto con Andrea Zanchi: Calapai, sulla destra, anche in virtù del calcio propositivo di Baldini non ha competitors. E poi c'è il dubbio in mediana: Luis Alberto Maldonado, l'unico vero regista che il club etneo può annoverare in rosa. E' un intoccabile? Di sicuro è insostituibile: per il resto dovrà essere lui a dare le giuste risposte al tecnico. E considerando che l'obiettivo, adesso, è quello di arrivare al meglio ai Playoff, che dire: essere intoccabili è importante, ma essere pure decisivi non è per nulla male.