Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Mercato: cercasi bomber, quello che è mancato negli ultimi anni. Situazione reparto per reparto

Lunedì prossimo il Catania darà inizio alla nuova stagione con il ritiro che si svolgerà a Torre del Grifo, in attesa però di tanti tasselli che potrebbero modificare sostanzialmente il puzzle rossazzurro. Dal punto di vista della rosa, infatti, il mercato potrebbe causare diversi cambiamenti tra partenze e arrivi, sempre con un occhio al monte ingaggi e l'altro a ciò che servirà dal punto di vista tecnico per non commettere gli errori del passato. ATTACCO -  In primis servirà un bomber di razza per la categoria, un centravanti che garantisca un contributo realizzativo da doppia cifra, fondamentale per il campionato di terza serie, e che sarà la chioccia per far crescere al meglio Pecorino. Il suo arrivo potrebbe determinare la partenza di Curiale. Con Raffaele il panchina il modulo dovrebbe essere il 3-4-3, dunque il mancato utilizzo del trequartista potrebbe portare all'addio di Curcio, con Mazzarani ancora in dubbio. Quasi certamente saranno necessari due esterni, un titolare a sinistra ed un'alternativa a Biondi a destra, anche se verrà valutata la possibilità di puntare anche sui giovani Rossitto e Di Stefano. CENTROCAMPO - In mediana si ripartirà quasi certamente da Salandria e Vicente, con Biagianti che potrebbe rinnovare. L'unico a salutare il gruppo dovrebbe essere Dall'Oglio, ed è per questo motivo che centralmente potrebbe arrivare un solo rinforzo, in un pacchetto completato dal dinamismo di Welbeck. Tanto lavoro da fare, invece sugli esterni dove Calapai e Pinto sarebbero le soluzioni ideali, ma non è detto che entrambi rimangano. Ecco perchè potrebbero arrivare almeno altri due uomini di fascia, ma tutto dipenderà dal mercato in uscita. DIFESA - Grande attenzione, infine, al reparto arretrato che negli scorsi anni è stato il fiore all'occhiello di Raffaele. Sei uomini per tre ruoli, ma in questo momento i centrali rossazzurri sono solamente Silvestri, Mbende e Saporetti, con il giovane Noce a supporto. Inevitabile pensare ad un intervento massiccio, che potrebbe essere ancor più evidente se dovesse partire uno fra Silvestri e Mbende. Insomma tanti giocatori da analizzare e tante situazioni da discutere e modellare sulla base di un programma orientato verso la linea verde ed il giusto esborso economico, ma senza tralasciare le doverose ambizioni della piazza.