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Augello a Catanista: "Società lasciata in una situazione terribile". Risanamento Calcio Catania continua

In un mese non esiste la bacchetta magica. Il lavoro, quello si. Cancellare con un colpo di spugna gli ultimi anni vissuti dal Calcio Catania è fantascienza. La pianificazione sportiva da realizzare deve tenere conto di un progetto di risanamento economico. L’uscita dal concordato preventivo è stato un passaggio obbligato per dare libero spazio anche alla continuità sportiva, ma restano tanti i creditori alla finestra e gli sforzi da compiere per la nuova proprietà. L’eredità della precedente gestione è una spada di Damocle e impone un’operazione economico finanziaria impegnativa. La mission è chiara come spiega l’avvocato Augello alla redazione di Catanista. "Società lasciata in una situazione terribile. Per dare un progetto duraturo bisogna valutare tutte le situazioni di rischio, le situazioni trascurate, i debiti, anche quelli fiscali. Allo stesso tempo dobbiamo imbastire un progetto sportivo che ci ponga nella condizione di poter battagliare per avere un buonissimo risultato". Un doppio binario insomma, con la parte sportiva guidata dalle idee e dalla visione di Maurizio Pellegrino, e quella amministrativa e giuridica sapientemente gestita dall’avvocato Augello, in continuo dialogo quotidiano con la governance del Calcio Catania. Tutti i rapporti con l’esterno vanno ricuciti, anche nell’ambiente calcio e in particolare con la Lega. Il discorso legato al calciomercato tiene conto anche di tutti questi aspetti. Un mercato, quello di serie C, fatto di scambi e che tiene conto quest’anno di una lista di 22 giocatori per squadra. Non è chiaramente escluso un sacrificio economico, magari nel ruolo di centravanti, visti i numeri degli ultimi anni in casa Catania. La prima priorità in questi primi 30 giorni di lavoro incessante è stata l’iscrizione al prossimo campionato di serie C, iscrizione arrivata dopo aver tenuto conto di quei paletti stringenti fissati dalla Covisoc. All’alba del nuovo mese di settembre, con l’ufficializzazione dei nuovi calendari di serie C, inizia adesso a prendere forma il discorso sportivo, ma in casa Catania tutto va di pari passo al percorso di risanamento economico. Il lavoro dietro le quinte dell’avvocato Augello continua incessantemente. Un lavoro mai concluso e coadiuvato da professionalità come quella dell’avvocato Carmelo Munzone. Iscrizione effettuata, alcuni debiti già pagati e nuove iniezioni di liquidità previste in agenda da parte degli attuali soci. “Catania ha raschiato il fondo del barile” tuona senza mezzi termini l’avvocato Augello, sottolineando come la situazione ereditata si sia rivelata più complicata di quella che era emersa dalle carte a disposizione prima dell’acquisto definitivo. Il focus rimane sul lavoro che si sta svolgendo e del discorso Tacopina e della sua venuta a Catania non è il momento di parlare. L'avvocato Augello non affronta l’argomento, nonostante le conferme che arrivano alla redazione di Catanista, anzi sottolinea, ancora una volta, i tanti problemi che devono essere superati: "lunedì mi recherò al comune di Mascalucia...". Anche l’avvocato Ferraù, in un post sul proprio profilo facebook ufficiale, ha voluto ribadire la strada tracciata dalla nuova proprietà per garantire un futuro al Calcio Catania: “Ho sempre amato il silenzio del lavoro, di quello fatto bene. Apprezzo chi compie il lavoro di 10 facendo il rumore di 1 e non viceversa. In SIGI si lavora così, costantemente, tutti nel silenzio, per far sognare e per sognare"