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Chiricó batti un colpo…

Cosimo Chiricó

Che non si sarebbe stata un'annata banale lo aveva fatto capire il gol da centrocampo fantascientifico siglato contro la Casertana, ma in pochi avrebbero potuto immaginare che la straordinarietà della stagione di Cosimo Chiricò sarebbe stata rappresentata dalla sua discontinuità di rendimento. Dopo 32 gare disputate su 36, oltre alle 6 apparizioni in coppa, si può assolutamente affermare che l'annata del numero 32 è stata oltremodo deludente, soprattutto perchè i 6 gol e i 6 assist non hanno ripagato di un investimento importante, forse uno dei più importanti del mercato estivo di C.

RAPPORTO COI TECNICI Sul rettangolo verde le doti tecniche si sono viste ed è proprio per questo motivo che è sempre stato al centro el dibattito su come poter farle rendere al servizio della squadra. Ci ha provato Tabbiani mettendolo al centro del progetto, ci ha provato Lucarelli portandolo via dalla sua comfort zone sulla fascia per cercare una scossa, ci sta provando Zeoli che però ha rimediato una brutta reazione del ragazzo a Torre del Greco e un gol contro il Cerignola. Nessuno è riuscito a far mentalizzare nel modo giusto l'ex Crotone, ma per primo non ci è riuscito lui. 
 

TATTICA - Uno dei nodi cruciali della stagione di Chiricó e che lo hanno posto al centro dei dibattiti è stata la posizione in campo. Acquistato da esterno per il 4-3-3, con il cambio di modulo ed il passaggio al 3-5-2 non è riuscito mai ad adattarsi, fermo sull‘idea abitudinaria di agire sull’out di destra. Oggi la situazione è più o meno la stessa con il 4-2-4 come variante ma anche in questo caso il rendimento è stato negativo visto che Chiricó ha evidenziato le stesse difficoltà di sempre. Zeoli sembra voler proseguire con la difesa a tre è con le due punte, ma per sfruttare Chiricó e gli esterni potrebbe anche svilupparsi l’idea di un 4-2-3-1 con Cicerelli da una parte, l’ex Crotone dall’altra, Di Carmine al centro è uno fra Peralta e Sturaro in versione trequartista.

ASPETTO MENTALE - Un'involuzione evidente, anche all'interno della stessa stagione perchè se nella prima parte a fronte delle critiche erano comunque arrivati 5 gol e alcune prestazioni decisive, nel girone di ritorno la sola rete siglata su rigore e tante gare anonime hanno fatto toccare il punto più basso. C'è un "però": la stagione non è ancora finita. Zeoli aveva cercato una reazione da parte di Chiricò nel secondo tempo contro la Virtus Francavilla, cosa che non è avvenuta, ma l'esterno ha ancora tre gare per dimostrare qualcosa. Il match contro il Messina è l'occasione per battere un colpo o forse anche più di uno, per poi darsi ancora ulteriori chances ai playoff. Sta solo a Chiricò trovare il modo giusto, e se non c'è riuscito fino ad oggi l'unica cosa da fare per lui è continuare a provarci con convinzione e voglia. Poi a giugno si tireranno le somme