Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Top Player, Biondi: trequartista si può...

"Avevo pensato fino a poco prima del fischio di inizio con la Reggina di schierare Biondi centrale dietro alla prima punta". Parole chiare, quelle spese da Lucarelli martedì scorso negli studi di Catanista, e che si sono concretizzate con risultati soddisfacenti ieri con la Ternana. Il giovane Kevin può fare, ed anche bene il trequartista, e lo può fare perchè ha intraprendenza, dinamismo e buona lettura delle situazioni di gioco collocandosi bene tra le due linee e sfruttando i corridoi tra i mediani avversari. Nel costante mescolamento delle carte sulla trequarti, infatti, la soluzione con Biondi centrale è quella che ha dato maggiori garanzie vista la bravura del numero 21 di spezzare i raddoppi avversari e l'attitudine a orientarsi velocemente verso la porta avversaria. Suo l'assist per Pinto in occasione del rigore procurato, sua una bella serpentina al limite conclusione alta sopra la traversa, e ancora suoi alcuni strappi centrali senza mai farsi prendere dal cagnaccio Proietti. Insomma Biondi ha convinto, ed è probabilmente un peccato il fatto che Lucarelli lo abbia spostato poi nuovamente sulla corsia alla ricerca di cross utili per i compagni di squadra. E' vero che nell'idea del tecnico c'era a priori la possibilità di invertire totalmente e con continuità la posizione dei tre trequartisti, ma al cospetto dei teoricamente più adatti Di Molfetta e Mazzarani, le situazioni più propizie sono state sviluppate proprio con il prodotto delle giovanili etnee che deve solamente vedere di più la porta, ed essere più lucido e cattivo nell'ultima giocata. Biondi si conferma ancora una volta uno dei migliori in campo, anzi il migliore in campo insieme a Silvestri, arginatore totale di qualsiasi falla difensiva. Possibile rivederlo in quella posizione anche contro il Picerno, presumibile che prima o poi possa diventare davvero determinante in zona gol, perchè considerata l'età ed il primo campionato fra i professionisti, è normale che il ragazzo abbia bisogno di tempo, ma tra tutti sembra il più veloce e predisposto ad adattarsi a tutte le situazioni contingenti. La freschezza dei giovani come arma in più contro gli acciacchi fisici e mentali dei più grandi, in attesa di un altro ragazzotto di belle speranze, quel Gabriele Capanni, che nell'uno contro uno sembra non avere paura di nessuno, e che magari, proprio insieme a Biondi, potrebbe dare una ventata di freschezza e di gol.