Rieccoci: abbiamo preferito stare per qualche ora in silenzio per riorganizzare e presentare nel migliore dei modi quanto raccolto dalla nostra redazione.
Secondo le indiscrezioni raccolte, non trovano riscontro le voci circa un'offerta di 5 milioni di euro presentata dalla Cordata per l'acquisto del Catania. Sarebbe in corso un lavoro di rimodulazione della prima proposta della Cordata sin dalla risposta di Finaria al Comitato, rimodulazione che potrebbe anche superare i 5 milioni di euro, con accordi diversi. C'è uno scambio continuo di PEC trai consulenti della Cordata e quelli di Finaria/Catania, dialogo costante accentuato dal giorno della conferenza di Pellegrino, ma non risulta, almeno da quanto raccolto, una nuova proposta ufficiale.
Già il 17 aprile prossimo i commissari Leggio e Notarbartolo, nominati dal giudice Bellia, potrebbero analizzare la situazione del concordato preventivo presentato da Finaria, così come quella che è la situazione cessione e volontà della Cordata di acquistare il Catania. Altra cosa: da quanto raccolto la Cordata non è spaccata, così come afferma anche uno dei componenti del Comitato, Angelo Maugeri, intervenuto ai microfoni di Futura Press. Gli imprenditori che avranno la grande forza di progettare il rilancio del Catania sono sì tre, ma non si parla di alcuna spaccatura all'interno della Cordata. Con ogni probabilità il Comitato potrebbe uscire con qualche comunicazione nella giornata di domani, ma si tratta di un'indiscrezione da prendere con il beneficio del dubbio.
La sensazione è che la Cordata farà di tutto per prendere il Catania. La trattativa è complessa, bisogna trovare un accordo, ma c'è un lavoro continuo da parte dei consulenti. Questo quanto raccolto dalla nostra redazione, ma chiaramente attendiamo sviluppi, consapevoli che si tratti solo di indiscrezioni frutto di lavoro giornalistico. Non verità assoluta, né botta e risposta che genererebbe ulteriore confusione in un contesto che non ne necessita, perché l'unica cosa che conta è che il Catania salvi la matricola e che abbia un futuro.
