Editoriale: vento di burrasca a Catanzaro. E adesso?
Soffia, soffia con vigore il vento di Catanzaro, ma le nuvole che proietta sul capo dei rossazzurri sono solo nuvole nere, piene di lacrime e delusione per una sconfitta che fa male sotto tanti punti di vista. In primis per le mancate risposte ricercate da Lucarelli e non solo, visto che dopo la buona gara casalinga contro il Bari, gli etnei hanno mostrato quasi unicamente un volto negativo, sporco ed impressionante. Errori difensivi, mai due passaggi di fila e solamente lanci lunghi assecondati, o bistrattati, dal vento, ma non suffragati da idee. Troppo poco, troppo male ed il pauroso dubbio che le reazione al cambio in panchina si sia in parte già esaurita, senza quell'equilibrio e quel coraggio che avrebbero dovuto garantire solidità e serenità.
In secondo luogo ad alimentare la frustrazione è la situazione avversa cui il Catania ha dovuto far fronte vista un'espulsione davvero molto discutibile. Per carità, nessun alibi: il Catania stava giocando male prima dell'espulsione di Bucolo e forse avrebbe continuato sullo stesso canovaccio, ma il danno causato dalla decisione arbitrale è stato letale, acuendo una difficoltà già palese. Questi episodi, però, nel calcio capitano e come ha detto Lucarelli sabato scorso: “non devono esserci alibi”. Ah ecco le parole di Lucarelli, terzo aspetto che deve fare riflettere: adesso verso dove andrà la stagione del Catania, la rosa del Catania? Ci saranno depennamenti, o comunque quante settimane di valutazione saranno necessarie? O forse era solo una provocazione alla ricerca di una reazione? E poi ancora una volta le sue battute sul mercato e sulle possibilità probabilmente ridotte di operare operazioni importanti che fanno viaggiare la mente verso l'extra campo...
Tanti punti interrogativi, purtroppo, doverosi. Il Catania occupa l'undicesimo posto in classifica; ha subito sei sconfitte in quattordici gare (quasi la metà); e soprattutto è la quinta peggior difesa del campionato (24 gol al passivo di cui ben dieci nei secondi tempi). Tanti aspetti preoccupanti, pochi i miglioramenti dopo il cambio in panchina, e ad aggravare l'analisi c'è il dato relativo agli infortuni, con sei giocatori ai box, tanti non al cento per cento, con difronte una serie di 7/8 partite (dipende dal passaggio del turno in Coppa contro la Sicula Leonzio) nelle prossime quattro settimane. Poi ci sarebbero anche le scelte di Lucarelli e le dichiarazioni del post partita un po' in controtendenza rispetto a quelle di sabato, ma è lunedì e sono già troppi i pensieri negativi con cui iniziare questa settimana...