Catania: cura dei dettagli per evitare emergenze

Il Catania dovrà stringere i denti e fare attenzione, grande attenzione da qui fino a fine dicembre. Dopo un ottobre fantastico, infatti, le notizie che hanno contraddistinto il post Casertana inducono alla prudenza e soprattutto alla cura di ogni singolo dettaglio affinchè non si ritorni in uno stato di piena emergenza. Il riferimento è ovviamente a squalifiche ed infortuni perchè in un colpo solo Toscano ha perso due giocatori fondamentali che non ritroverà a breve. Ci riferiamo ovviamente a Ierardi (4 giornate di squalifica) ed Aloi che a causa di un infortunio in allenamento sarà costretto ad operarsi, e dunque probabilmente a tornare a disposizione nell'anno nuovo.
In attesa di un eventuale ricorso che il Catania deciderà o meno di presentare per il difensore, è ovvio che non possano essere commessi altri scivoloni dal punto di vista disciplinare sia in difesa che in mediana. Di Tacchio e soprattutto Quaini sono entrati in diffida, e quando parliamo di cura dei dettagli il riferimento è proprio anche alla gestione dei cartellini, aspetto che soprattutto per l'ex Fiorenzuola sembra un enorme problema. Ad oggi in mediana gli uomini sono contati, perchè oltre ai due sopracitati le opzioni si chiamano Corbari e Jimenez, ma entrambi hanno fatto registrare un rendimento non entusiasmante. Discorso analogo deve essere fatto in fase difensiva dove tengono banco le condizioni di Pieraccini, uscito anzitempo a Caserta ma le cui condizioni non preoccupano eccessivamente. Se l'ex Cesena dovesse risultare idoneo per domenica, il suo utilizzo a destra al posto di Ierardi sembra scontato, altresì spazio a soluzioni alternative che portano il nome di Casasola o Quaini; in quest'ultimo caso con Corbari dal primo in mediana. Altra accuratezza dovrà essere tenuta nel corso degli allenamenti dove l'alta intensità e la determinazione non dovranno però causare ulteriori assenze. Dosaggio, equilibrio e cura dei dettagli, ancora una volta, le parole d'ordine per il presente e futuro.
