Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Atzori a Catanista: "E' importante che il nuovo tecnico porti subito i risultati"

Intervenuto telefonicamente nel corso di Catanista News, l'ex tecnico del Catania Gianluca Atzori ha parlato del momento dei rossazzurri e, naturalmente, anche del nuovo allenatore Walter Novellino: "Innanzitutto dico che tutte le squadre coinvolte nella bufera estiva, ad eccezione dell'Entella, hanno risentito della situazione, che non ha giocato a loro favore. Aggiungo però che questa non deve essere una scusante, perché l'organico del Catania a mio avviso è ottimo per la Serie C. E' dunque giusto che la società dichiari di voler vincere il campionato, perché ci sono tutti i presupposti. Detto questo non è facile comunque, perché è un campionato complicato: anche senza i problemi estivi i rossazzurri avrebbero avuto comunque difficoltà, ma meno evidenti. Io vedo la situazione da fuori, ma una squadra come quella etnea dovrebbe stare indubbiamente più in alto in classifica. Le "colpe" di questa situazione, sempre che esistano delle colpe, però, vanno divise tra tutti: squadra, allenatore e società. Novellino ha detto di dover cominciare dall'aspetto mentale della squadra? Sono d'accordo. Il mister si troverà adesso a dover decifrare un gruppo che non conosce, cercando di trovare il prima possibile la chiave che permetta ai giocatori di ottenere la spinta per fare i risultati. Parliamoci chiaro, è importante che oggi l'avvento del nuovo tecnico porti da subito questi risultati, che possano innescare il meccanismo della cosiddetta svolta. L'intento del direttore è chiaramente questo, perché conoscendolo, pur di non mandare via Sottil avrebbe persino scalato l'Etna. In Serie C per vincere c'è bisogno della giocata del singolo, perché ad esempio Marotta, Di Piazza, Sarno e Curiale hanno la qualità per poter risolvere la partita attraverso i loro spunti. Lo stesso Lodi, con i calci piazzati. Ma chiaramente c'è anche bisogno dell'equilibrio, io non so cosa abbia in mente Novellino, ma ad oggi io non rinuncerei mai a Marotta e Curiale; se si aggiungono anche Sarno e Di Piazza è difficile che la squadra sia equilibrata. Il nuovo mister ha l'esperienza e il "sentore" necessario per capire subito i giocatori, ma credo anche che in questo momento possa aver bisogno di ascoltare il direttore Lo Monaco, perché arrivando adesso non potrà intuire tutto e subito. In un primo momento, insomma, ci si deve affidare a chi conosce i ragazzi da diversi mesi, che tiene davvero al Catania, per poi farsi la propria idea".